BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


20/6/2012 ● Politica

Programmi di letteratura italiana, Pietracupa scrive al Ministro Profumo


  Regione Molise ● 1218


In relazione alle indicazioni nazionali assunte circa i programmi di letteratura italiana e la temuta minore considerazione per autori importanti come il molisano Francesco Jovine, il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, ha scritto una lettera al Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo.

Questo il testo:

«Preg.mo signor Ministro,
come è noto, diversi Consigli e Giunte regionali del Mezzogiorno hanno affrontato, con manifesta preoccupazione, le indicazioni nazionali assunte in merito ai programmi di letteratura italiana del quinto anno degli Istituti superiori, afferenti al periodo dell'Ottocento e del Novecento.
Gli esperti ministeriali hanno inserito Pascoli, D'Annunzio, Verga e Pirandello, autori giustamente definiti "non eludibili"; hanno richiamato esplicitamente Ungaretti, Saba e Montale per la poesia e per la narrativa e, infine, Gadda, Fenoglio, Calvino, Primo Levi; non altrettanto significativo è stato il riferimento ad autori come Quasimodo, Silone, Sciascia, Vittorini, Serao e il molisano Francesco Jovine, e ciò ha concorso ad allarmare numerosi amministratori del Sud, che non hanno avallato nel complesso un'offerta editoriale che potrebbe determinare tagli ed omissioni importanti per la formazione culturale degli studenti italiani.

In verità, nel segno della libertà di insegnamento e dell'autonomia didattica, i docenti possono certamente operare, pur nel rispetto dei programmi ministeriali, scelte personali e mirate in fase di programmazione, ma è altrettanto certo che sarebbe per loro importante poter contare sull'apporto di testi in adozione che siano esaustivi e, dunque, corredati della presenza degli autori (sia a livello di informazioni generali, sia a livello di passi antologici).

Sappiamo bene, del resto, che nelle scuole superiori si tende a dare opportuna rilevanza anche alla microstoria ed alla cultura locale, al fine di fornire agli studenti i giusti input per la conoscenza della propria identità e della realtà territoriale in cui risiedono, al fine di saper costruire un'autentica coscienza civile, tesa a favorire il rispetto delle tradizioni e delle regole e la partecipazione alla cittadinanza attiva, propositiva per agire entro orizzonti più ampi, nazionali, europei e oltre.
Nella comune consapevolezza, dunque, di non dover tralasciare il dato effettuale rappresentato dall'autonomia scolastica, che ha attribuito massima responsabilità agli organi decentrati, tanto più bisogna mettere in condizione le scuole di svolgere la loro mission anche attraverso adeguati strumenti di supporto, come possono senz'altro risultare anche i libri in adozione.

Ravvisando la necessità di affrontare la questione in maniera coesa e coerente, nella consapevolezza che un segnale di unità e condivisione appaia senza dubbio il modo più consono per far sì che i punti negativi possano erodere per lasciar rafforzare i segnali positivi e concreti, e confidando nella disponibilità e nel sostegno della S.V. per una causa sicuramente giusta, nel segno di utile propositività e prospettica lucidità, conto sul suo autorevole intervento perché siano salvaguardate le identità locali che nella loro "diversità" rappresentano l'eccellenza di questo Paese e l'unica strada percorribile per tenerlo unito, come è fermamente nelle nostre intenzioni, soprattutto di rappresentanti istituzionali regionali.

Tutto ciò, premessa la nostra ferma intenzione di non anteporre assolutamente al tema in dibattito una questione meridionalista, tanto meno quel senso di vittimismo che troppo spesso ha posto degli ostacoli alla crescita del Sud. Vorremmo, invec,e dare un contributo concreto e un elemento di coesione ai fini di una integrazione fondata sulla piena consapevolezza dei nostri mezzi e della necessità di dare ai nostri grandi autori meridionali una collocazione appropriata, nel rispetto del patrimonio culturale nazionale e locale e della realtà storica rappresentata dalla nostra Italia delle Regioni.
In attesa, La saluto cordialmente».
Mario Pietracupa
Presidente Consiglio regionale del Molise

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