12/6/2012 ● Lettera a FPW
IMU residenti all'estero: da Zurigo una petizione (sottoscrizione online)
"RACCOLTA FIRME PETIZIONE IMU: PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO LO STESSO
TRATTAMENTO PREVISTO PER L'ABITAZIONE PRINCIPALE
http://www.petizionionline.it/petizione
La nostra comunità, che ha forti legami con l'Italia, oltre che di natura
affettiva anche di natura economica, è stata colpita, finanziaria dopo
finanziaria, da tagli profondissimi che hanno visto una riduzione del 78% al
capitolo di spesa per gli italiani all'estero (servizi, corsi di lingua e
cultura, assistenza) che hanno, di fatto, compromesso il futuro delle
istituzioni ed i servizi a supporto della nostra collettività. Nel contempo, per
quanto attiene specificamente all'IMU che gli italiani residenti all'estero
devono pagare, essendo stata qualificata, dal Governo Monti, la loro proprietà
di famiglia come "seconda abitazione", non vi sono stati né sconti né tagli. Per
essere ancora più chiari: se con la vecchia ICI gli italiani residenti
all'estero, possessori di abitazioni non locate, avevano diritto alla detrazione
e alle aliquote previste per le abitazioni principali, dal 2012, questi immobili
rischiano di pagare l'IMU prevista per gli immobili diversi dall'abitazione
principale, perdendo il diritto alla detrazione (che per l'IMU è pari a 200
euro, più 50 euro per ogni minore di 26 anni residente nell'abitazione) e
all'aliquota ridotta (per le abitazioni principali è pari al 4 per mille, mentre
per gli altri immobili è pari al 7,6 per mille). Con la circolare n. 3/DF
diffusa venerdì 18 maggio dal Dipartimento delle finanze sono stati chiariti
alcuni punti della normativa IMU compreso quello relativo alle unità immobiliari
possedute in Italia dagli italiani residenti all’estero. La nuova norma
stabilisce tuttavia che i comuni possono considerare direttamente adibita ad
abitazione principale l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non
residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in
Italia, a condizione che non risulti locata. Praticamente la norma prevede che i
comuni, nell’ambito della propria potestà regolamentare, possono estendere alle
unità immobiliari degli italiani all’estero lo stesso trattamento previsto per
l’abitazione principale, vale a dire aliquota ridotta (0,4% invece di 0,76%) e
detrazione di base di 200 euro. La circolare precisa inoltre che anche per i
cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, nel caso in cui il
comune dovesse deliberare l’equiparazione all’abitazione principale, le
detrazioni di 50 euro previste per i figli di età non superiore a 26 anni si
applicano solo nel caso in cui gli stessi dimorino e risiedano anagraficamente
in Italia. Le nostre abitazioni in Italia costituiscono il nostro unico punto di
riferimento, le nostre radici. Quelle case, costruite a seguito di anni di
lavoro, accolgono, di tanto in tanto, i nostri figli ed ospitano tanti amici che
hanno così l'occasione di conoscere ed amare il nostro Paese. È giusto che in un
momento di grande crisi si richiedano i sacrifici di tutti, ma non è giusto che
difficoltà di carattere economico debbano penalizzare, ancora una volta, gli
italiani all'estero. Non vogliamo assolutamente sottrarci al nostro dovere di
pagare l'IMU ma vogliamo farlo con la stessa dignità dei nostri connazionali che
vivono in Italia.
Firma anche tu perché vogliamo contare!"