12/6/2012 ● Cultura
La cultura della longevità per il funzionamento democratico dell’ateneo?
Giovanni Cannata è rettore da 18 anni, (quasi a vita), contro lo spirito e la
lettera della legge Gelmini.
Il prof. Giovanni Cannata dell’Università del Molise è il rettore più longevo
d’Italia. Detiene infatti l’invidiabile titolo di rettore dalla bellezza di 18
anni, dal lontano 1995, un record nazionale. Il binomio Cannata/Iorio è
diventato indissolubile da almeno un quindicennio nel Contado di Molise, ora
assurto a Regione. La longevità dell’uno come dell’altro è un vero problema, sia
per il funzionamento democratico dell’ateneo che per la sana gestione della
realtà politica regionale. Cosa gravissima, nessuno ne parla o sembra
scandalizzarsene. Si tratta di un fatto che ha, invece, conseguenze gravissime:
il ripudio o addirittura il disprezzo della democrazia, base del contratto
sociale in un Paese di diritto come l’Italia.
Esiste dal 2010 la legge Gelmini che prevede riforme interne agli atenei e
stabilisce anche un termine al mandato dei rettori. Detta leggge prevede anche
questa clausola ’ Il mandato dei rettori in carica è prorogato fino al ternine
dell’anno accademico successivo’. A rigor di logica il Prof. Cannata avrebbe già
dovuto abbandonare la sua poltrona. Ma non è così. Egli rimmarrà in carica
almeno fino al 31 ottobre del 2013. C’è da chiedersi come un’anomalia del genere
si è potuta creare e protrarre così a lungo. Buona parte della responsabilità è
dovuta all’ignavia dei docenti dell’ateneo molisano. Per calcolo, interesse o
semplice mancanza di coraggio, hanno avallato una situazione a dir poco anomala,
anzi, per dirla esplicitamente, a tutti gli affetti dittatoriale, senza nemmeno
bisogno di proroga o di proroga della proroga. É un tradimento senza mezzi
termini dello spirito e della lettera della legge Gelmini. Dato che i suoi
colleghi non hanno il coraggio di dirglielo, approfitto dell’occasione per farlo
io, una sua vecchia conoscenza, allorché sono stato direttore della Samnium
Summer School all’Università del Molise (1993-1994-1997).
Prof. Cannata, faccia un piacere all’ateneo, agli studenti, alla gente ed alla
Terra, il Molise, che lei dice di amare. Torni a fare il semplice docente. Anzi,
ancora meglio, vada in pensione.