2/6/2012 ● Scuola
Dimensionamento scolastico, inerzia della Regione e caos confermato
Il MIUR intende proseguire nella riduzione di scuole che hanno l’autonomia.
Il taglio di oltre 1.000 scuole autonome e l’impossibilità di assegnare
stabilmente dirigenti scolastici ad altre 1.100 scuole “sottodimensionate”
colpiscono duramente l’organizzazione del servizio scolastico e la sua qualità.
La regione Molise, insieme alla Campania ed alla Sicilia, ha il primato di non
aver provveduto al dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Si è assistito
al triste spettacolo di operare spesso in forma dilatoria per non affrontare
alla radice il problema.
In Molise, infatti, delle attuali 82 sedi d‘autonomia scolastica, solo 42
rispettano i parametri previsti dalla legge 183/2012. Occorrerebbe, secondo tale
norma, accorpare le altre 40 scuole per ridurne 18. Alla fine del percorso, le
istituzioni scolastiche molisane dovrebbero passare dalle attuali 82 a 64. Un
notevole ridimensionamento che, stante la situazione attuale, contribuirà a
mettere in ginocchio la scuola molisana.
L’inerzia della regione, nonostante le sollecitazioni, le rilevazioni e le
proposte da noi fatte, sta generando problemi seri per quanto riguarda la
gestione di questa fase transitoria. Chi dirigerà le scuole sotto dimensionate?
Quali dirigenti avranno diritto al cambiamento di incarico? Esisteranno ancora
le reggenze? Che fine faranno i DSGA delle scuole sotto dimensionate? Si
brancola nel buio.
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro sulla dirigenza scolastica, convocato
al MIUR, sia sul dimensionamento sia sul conferimento e mutamento incarichi. In
quella sede abbiamo denunciato le pesanti conseguenze che ci saranno
sull’organizzazione della didattica per gli interventi sulla rete scolastica e
sugli organici dei dirigenti scolastici e sulle loro condizioni di lavoro.
I problemi per l’assegnazione degli incarichi dirigenziali e per le reggenze
nelle scuole “sottodimensionate“ richiedono un confronto su tutte le
problematiche che ne derivano.
In attesa di conoscere le prerogative del Consiglio regionale, vista la
situazione di stallo, abbiamo chiesto all’USR Molise di attivare un tavolo di
confronto per affrontare in maniera organica queste questioni ed evitare la
deleteria politica del campanile che tanti guasti ha generato, con decisioni
bizzarre ed estemporanee, estranee alla qualità del servizio scolastico da
offrire agli studenti molisani.