1/6/2012 ● Politica
Comunicato Guardia di Finanza, il Presidente Iorio precisa
In merito ai "primi esiti investigativi condotti dal Nucleo della Polizia
tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso", pubblicati sulla stampa
locale e riguardanti la definizione dell'area interessata dal terremoto 2012, il
Presidente della Regione Michele Iorio ha dichiarato:
«Resto sconvolto dall'enfasi del comunicato della Guardia di Finanza che
sicuramente suscita notevole clamore e diffonde, a mio giudizio in maniera
discutibile, notizie del tutto infondate e dimostrabili tali con degli atti
concreti e da tutti reperibili.
In questo Paese fare il proprio dovere, difendere i diritti dei cittadini,
rispettare le norme che, ovviamente, vanno lette con attenzione e correttamente
interpretate, significa correre il rischio di pagare in proprio il prezzo della
personale disponibilità.
Insieme ai Sindaci dei Comuni coinvolti, abbiamo tutti rispettato la decisione
del Primo Ministro Silvio Berlusconi che, all'indomani del sisma del 2002,
individuò, nella provincia di Campobasso, l'area di influenza di un terremoto
che all'epoca fu definito devastante. Un terremoto che, invece, oggi
sembrerebbe, a dire di alcuni, inesistente. Lo stesso Presidente del Consiglio
dei Ministri demandò alla Protezione Civile nazionale, ad un Commissario, quindi
al sottoscritto, insieme ai Sindaci dei vari Comuni colpiti, l'individuazione
dei danni all'interno dell'area originariamente definita: per l'appunto, la
provincia di Campobasso. Successivamente, sempre insieme al Dipartimento della
Protezione Civile nazionale, sono stati rilevati e certificati, da tecnici
regolarmente autorizzati della Regione Molise e della stesso Dipartimento, i
danni segnalati dai singoli amministratori dei Comuni interessati.
L'area del "cratere" non è giuridicamente mai stata definita se non come area di
maggiore dimensione dei danni in relazione all'entità della scossa sismica. Tale
individuazione diede vita all'emanazione di provvedimenti di esenzione fiscale e
di vantaggio per le popolazioni di quelle zone.
Nessuno ha mai deliberato allargamenti, e nessuno ha mai definito l'area del
"cratere" come l'unica zona colpita dal sisma.
Ricordo che ci fu molto clamore e subii svariate opposizioni da parti politiche
che intendevano solo denigrare ogni cosa si muovesse o si facesse nella nostra
regione. Ciò ieri come oggi.
Ad ogni modo, resto convinto della giustezza di quello che ho fatto, o meglio,
di quello che abbiamo fatto - Governo nazionale, Regione ed Amministrazioni
locali - per difendere i legittimi diritti del nostro territorio.
Penso ai tecnici che hanno lavorato per la ricostruzione. Penso alle tante
abitazioni ristrutturate, soprattutto nell'area più colpita. Penso alle scuole
che abbiamo messo in sicurezza per effetto dei danni certificati del terremoto e
per la pericolosità che esse dimostravano non difforme dalla situazione presente
a San Giuliano di Puglia. Oggi i nostri bambini vanno a scuola sicuri di essere
protetti. Penso alle tante mamme, ad esempio quelle di Bojano o dei vari Comuni
coinvolti, che allora richiesero con forza aiuto ed interventi rapidi per
proteggere i loro figli. Penso alla frase storica del Presidente Ciampi, che a
San Giuliano di Puglia ebbe a dire: "Non siamo stati in grado di difendere i
nostri figli". Penso al Presidente Napolitano, che sollecitò la stessa
Protezione Civile nazionale ad essere molto attenta ai danni alle strutture
pubbliche e principalmente alle scuole. Penso alle tante Chiese ricostruite, che
hanno consentito una ripresa delle attività e, dunque, della vivibilità sociale
e religiosa in tutti i Comuni.
Penso ai tanti cittadini che ancora aspettano fiduciosi che la ricostruzione
continui e possano finalmente tornare nelle loro case. Penso ai sentimenti di
solidarietà che all'epoca ci vennero dimostrati anche in sede europea. Ricordo
che, sulla base di una certificazione tecnica sottoscritta da Silvio Berlusconi
e da Guido Bertolaso, la Regione Molise ottenne dal Presidente Prodi, all'epoca
al vertice della Commissione Europea, un contributo straordinario per le
infrastrutture pubbliche. E questo avendo certificato tutti e tre, Berlusconi
Bertolaso ed io, "un danno esteso ad oltre la metà del territorio regionale".
Proprio tale condizione era indispensabile per attingere a questo specifico
fondo europeo per le catastrofi naturali. Quella fu attività politica seria,
consapevole, trasparente ed onesta. E proprio su quella si vorrebbe gettare
l'ombra del dubbio e della illiceità. Mi rivolgerò presto al Procuratore della
Corte dei Conti e solleciterò i Sindaci, nei prossimi giorni, a dimostrare
insieme a me la giustezza delle nostre posizioni.
Oggi il clamore di questa notizia, data, lo ripeto, con troppa enfasi e
sicurezza, getta un'ombra sull'intera vicenda del terremoto molisano e rischia
di penalizzare ancora una volta la nostra regione. So che le indagini devono
essere fatte, sono consapevole della necessità che ci sia una sede di giudizio
sereno su questa vicenda, ma non posso non constatare che, se in Molise
continuiamo ad essere così autolesionisti, rischiamo davvero di danneggiare il
nostro futuro. Per quanto mi riguarda, non intendo arrendermi. Lunedì prossimo,
alle ore 12.00, presso la Giunta regionale, convocherò una conferenza stampa
invitando tutti i Sindaci interessati e dimostrerò, con gli atti in mio
possesso, la veridicità di quanto affermato».