26/5/2012 ● Caro Direttore
Da stella a Far West del Molise
Caro Direttore,
Le scrivo come cittadino, uno dei tanti che vive l'attuale stato di crisi
economica e politica, per lamentare una situazione incresciosa che degenera
sempre di più di anno in anno e che riguarda la gestione della cosa pubblica del
paese dove vivo e dove ho sempre abitato.
Negli ultimi quattro anni, però, ho notato un repentino aggravarsi dei problemi
che avevo tempestivamente segnalato all'Amministrazione comunale della mia città
con raccomandata a.r. nel 2006, senza ottenere alcuna considerazione né
risoluzione degli stessi.
Guglionesi, nel passato é stato sempre un ridente paese del Basso Molise, sia
per la sua invidiabile posizione geografica, sia perché é uno dei paesi che
annoverano una vasta estensione di terreni fertili e coltivabili, situati
intorno a corsi d'acqua, tanto che sin dall'antichità si é sempre distinto per
arte e civiltà.
In questo paese si sono formate personalità che hanno avuto lustro ed
affermazione a livello nazionale ed internazionale.
Ed anche l'amministrazione della cosa pubblica é stata sempre un fiore
all'occhiello a livello regionale.
Negli ultimi anni, la cattiva politica, la mala gestione della cosa pubblica
hanno trasformato una perla del Molise, un luogo ameno ed esempio di cultura e
arte, in un luogo senza regole, dove ognuno fa quello che vuole e dove il
prepotente e l'arrogante prevalicano indisturbati i diritti delle persone per
bene.
Insomma, si può dire che Guglionesi é passata da stella del Molise come recitava
una nota canzone dei nostri nonni, a Far West del Molise, dove vige la legge del
più forte, del più furbo e del più prepotente.
Non vi é più la certezza delle regole propria dello Stato di Diritto.
Se un forestiero prova a fare un giro per le strade del paese si imbatte in un
posteggio di veicoli assolutamente dissennato, ove si parcheggia in seconda,
terza e quarta fila; dove nel Viale Regina Margherita (la strada principale)
nella maggior parte del giorno é quasi impossibile circolare senza immani slalom
tra veicoli “abbandonati” selvaggiamente a destra e sinistra.
Talvolta anche i mezzi del servizio pubblico si trovano in difficoltà a
transitare in questa gran confusione.
Inoltre, i sensi unici vengono sistematicamente non rispettati e le zone a
traffico limitato sono completamente disattese.
Nel paese “vecchio” sono totalmente ignorati segnali di divieto regolarmente
inosservati da auto che continuano a sfrecciare a velocità elevate tra i vicoli,
mettendo a rischio l'incolumità e la vita dei cittadini e pregiudicando il
patrimonio artistico locale, tra l'indifferenza degli Amministratori, che non
assicurano più nemmeno la presenza della Polizia Municipale nelle strade del
Paese.
Ciò, comporta – repetita iuvant - una indubbia lesione dei diritti della
cittadinanza e comporta la messa in pericolo della vita ed incolumità
individuale.
Praticamente, le regole esistono per essere ignorate, a scapito dei cittadini
onesti che sono vittime dell'arroganza e della prepotenza altrui, rafforzate –
lo si ripete - dall'assoluta mancanza di controlli e di vigilanza degli
amministratori locali sul territorio.
In sostanza, é stato proprio l'assoluto abbandono del territorio da parte di chi
era preposto all'amministrazione della cosa pubblica a far proliferare tali
deprecabili condotte.
Altra situazione intollerabile, perché pregiudizievole proprio dei diritti dei
più deboli ed indifesi é stata la demolizione totale dei parcheggi per i
disabili: questi ultimi non hanno più aree privilegiate ove posteggiare
l'autovettura, così come avviene in qualsiasi paese civile in Italia e nel
mondo.
Ancora, da oltre quattro anni non sono state “rimarcate” le linee dei passaggi
pedonali e dei posti auto, al punto che il parcheggio nel paese é assolutamente
selvaggio, senza regole, disordinato...
Altresì, i percorsi stradali e la quasi totalità delle piazzette, per la mancata
manutenzione delle si presentano assolutamente dissestati.
Orbene, stando così le cose, come cittadino a cui viene chiesto da più parti in
un momento così difficile, di non diffidare della Politica, di non cavalcare
pericolosi ed improbabili movimenti “Antipolitici” ma di continuare ad avere
fiducia nelle Istituzioni, come si giustifica razionalmente un aumento ulteriore
della pressione fiscale, in una Regione già tartassata per le accise sulla
benzina a causa del buco della sanità Regionale, a fronte di servizi pubblici
praticamente inesistenti e di uno sbando totale dal punto di vista
amministrativo.
Gentile Direttore, so che la domanda appare tautologica, ma vorrei che Lei o
altre persone colte e preparate, se possibile tentaste di darmi una risposta.
Nel ringraziarLa per la Sua cortese attenzione, porgo distinti ossequi.
Marcello PACE