9/5/2012 ● Eventi
Celebrazioni per S. Timoteo: incontro culturale con don Antonio Sabetta
Un giorno da ricordare quello del 7 maggio 2012; un giorno che ha visto,
per la prima volta nella storia della Diocesi, arricchire (come mai accaduto
prima) il programma celebrativo per la ricorrenza del compatrono San Timoteo di
tante inziative.
Una bella testimonianza ha dato la Termoli cattolica all’indomani del sacrilego
gesto che ha ferito la nostra diocesi e, infatti, nonostante l’orario
lavorativo, sono state diverse centinaia di fedeli, guidate da don Benito
Giorgetta, a percorrere le strade cittadine verso la Cattedrale di Termoli ove,
ad attenderli, c’era don Gabriele Mascilongo. L’intensa preghiera, le parole di
venerazione rivolte al Santo discepolo di San Paolo e poi il ritorno della
processione con la Sacra reliquia del Capo di San Timoteo portata rigorosamente
da donne.
Don Benito ha badato a tutto, curando ogni particolare: dagli addobbi,
all’accoglienza, passando per la liturgia e gli ospiti che, giunti per il
convegno dal tema “Cercare la fede”, l’attualità della testimonianza di San
Timoteo sono rimasti in centinaia in ascolto. Tra fedeli, curiosi, laici,
consacrati e sacerdoti, in tanti hanno ascoltato le relazioni dotte e competenti
di don Antonio Sabetta, preside dell’Istituto “Ecclesia Mater” e don Giuseppe De
Virgilio, docente di Sacra scrittura pontificia presso l’Università della S.
Croce di Roma, entrambi parte del presbiterio diocesano. Prima del convegno a
termine della processione sono stati benedetti anche il pane e il vino di san
Timoteo.
Prima dei due interventi ha preso la parola lo stesso Parroco di San Timoteo che
ha voluto osservare la gratitudine verso coloro che l’hanno sostenuto in queste
iniziative che "hanno lo scopo di “ravvivare” il culto verso un Santo
d’importanza straordinaria".
Dal vino al pane, fino alla mostra e al ricco programma per la festa, il volto
turistico termolese può contare su un alleato sempre più forte: la Chiesa
Diocesana che, da diversi anni, avvia attività espositive di alta rilevanza che
contribuiscono a rafforzare e promuovere l’arte liturgica e cultuale
L’arte, attraverso la fede, diventa testimonianza e testimonianza è la chiamata
cui deve rispondere ogni cattolico. Prossimi all’anno della fede, hanno trovato
fondamenta e valore le parole offerte da don Antonio Sabetta che è stato capace
di suscitare la riflessione dei convenuti attraverso citazioni e ha ricordato
che “la fede è incontro con il Signore. Dobbiamo stare attenti a non
soggettivizzare questo dono facendolo ‘privato’, perché non è pensabile in alcun
modo l’arbitrario stabilire se credere o meno”. Per don Antonio “siamo chiamati
a credere, solo in questo modo può crescere la fede inoltre, è evidente che solo
abbandonandoci all’amore di Dio, la fede diventa certezza”. La scelta di ogni
cattolico nel “credere”, in rapporto a quella operata da San Timoteo, circa
duemila anni fa, è il concetto espresso dal biblista don Giuseppe De Virgilio
che, avviando la sua relazione con un excursus storico ha ricordato l’operato
dei Vescovi D’Ambrosio, Ruppi e Valentinetti in ordine alla valorizzazione
culturale di san Timoteo attraverso i vari convegni, studi e proposte. Ha poi
posto in evidenza la proficua azione pastorale e le opere attivate da monsignor
De Luca che “mostra una venerabile attenzione, impreziosendo la memoria e la
storia di questa realtà diocesana”. Per don Giuseppe “ascolto, azione e attesa”
sono le parole chiave da cui muovere la fede e “sull’esempio di San Timoteo
siamo chiamati a testimoniare quel Cristo che, come accaduto a lui, è stato
educato nell’ambito familiare. Fare questo, impegna ciascuno a riconoscere la
fede in un cammino quotidiano che può rispondere all’esempio offerto dalle
parole di una testimone del nostro tempo: Madre Teresa di Calcutta (clicca
qui)”.
La conclusione al Convegno, affidata al Vescovo diocesano, è stata un
ringraziare i convenuti e quanti si sono adoperati per la promozione e la
realizzazione di queste iniziative. Nel suo intervento, monsignor De Luca ha
voluto anticipare qualche azione per il prossimo anno pastorale, evidenziando
una rinnovata attenzione verso i catechisti e l’avvio di molteplici iniziative
per l’attuazione e il rafforzamento dei progetti per la Nuova Evangelizzazione.
Al termine del Convegno, i convenuti si sono recati presso l’area allestita per
la mostra, guidati dal curatore ed esperto d’arte di culto don Nicola Mattia che
ha spiegato il valore delle ricchezze esposte.
Articolo di Giovanni Perilli