18/6/2007 ● Cronaca
Patologie tumorali & Basso Molise: “Il silenzio degli innocenti”
Continuando l’indagine sui dati diffusi in merito all’incidenza della patologie tumorali nel territorio del Basso Molise, riportiamo una parte della “notizia dal web” dal sito www.acidopolitico.it [l'inchiesta è di Leonard Berberi, cfr. link http://www.acidopolitico.it/inchiesta.htm,]: "(...) Quando si parla di zone inquinate e tal punto da uccidere decine di persone il viaggio risulta lungo e tortuoso. Nel nostro piccolo, poco più di un anno fa (gennaio 2006 - “Il silenzio degli innocenti”, ndr), avevamo provato a parlarne. Nello specifico, avevamo parlato del Basso Molise. Avevamo scritto sui tanti, troppi casi di tumore. Ben sopra la media. Un anno dopo, i dati dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ci danno ragione. Scrive, infatti, il rapporto: «La situazione più grave è quella di Termoli, comune nel quale sono in eccesso diverse patologie tumorali, ma anche non tumorali, soprattutto fra gli uomini. Appaiono critiche anche le situazioni di Guglionesi (incrementi dei tumori nasali negli uomini e del mieloma multiplo nelle donne) e di S. Martino in Pensilis (aumenti della mortalità totale, dei tumori totali, dei linfomi non-Hodgkin negli uomini, dei tumori del colon-retto nelle donne). Segnali da approfondire provengono da Campomarino (tumori polmonari) e Ururi (tumori encefalici negli uomini)». Ma qui non c’entra l’EniChem. Sono altre le industrie chimiche incriminate (...)". Nell'analisi della raccolta dati, provando a commentare quello che succede nei vari articoli proposti sul tema (cfr. altre news di Fuoriportaweb), c'è un elemento mediatico che preoccupa tanto quanto la presunta incidenza tumorale nel Basso Molise: i paesi citati (Guglionesi, Termoli, San Martino in Pensilis, Campomarino, Ururi) sono micro-realtà tra loro limitrofe e, nel contesto territoriale, sono contingenti alle fonti localizzate come "pericolose", cioè alla periferia del polo industriale citato dalle indagini mediatiche e dai dati scientifici diffusi negli ultimi anni. Come mai ciascun paese si "specializza" in una specifica patologia tumorale? "Silenzio" della ricerca! Concludiamo con un commento apparso sul forum de L'Espresso: "dal forum de L'Espresso: "Ma frutta e verdura, con tutti i pesticidi che assorbono come possono essere ritenuti salutari? Possibile che nessuno si prende la briga di analizzare e rendere pubblici i livelli di veleno presenti nelle verdure? A me, ha detto un contadino, che per mantenere il ciuffo delle carote occorre tanto di quel pesticida... tutta la frutta che compriamo, così immacolata senza traccia di mangiatore ad opera di insetti, è PIENA ZEPPA DI VELENO! Come fa Veronesi a raccomandare il consumo di queste porcherie?" Nella guerra degli "innocenti", immaginiamo che il commento non sia di un amico di Veronesi, tantomeno di un contadino.