21/4/2012 ● Cultura
"Good warning" centro storico!
Una settimana dopo il “cedimento della trave” nel web abbiamo assistito, nel
frattempo, a un vivace confronto della politica locale. Botta,
risposta, e ancora botta e risposta e ancora… leggeremo.
Ciascun consigliere, da quanto si apprende nelle lettere aperte (i
destinatari a vicenda sono gli stessi politici, non i cittadini!), aveva le
proprie carte in regola, tra protocolli, interrogazioni, ispezioni, competenze etc.
Evitando la retorica populistica – “nel paese della bugia, la verità è una
malattia” (Gianni Rodari) –, nel nostro paese la “cultura della politica” si
è riscoperta ad alto rischio vulnerabilità, per certi versi tanto quanto il
destino recente della Comunità.
Dall’ultima estate in poi come Cittadini di Guglionesi abbiamo (ri)scoperto
quanto sia vulnerabile non una qualsiasi parte del territorio comunale ma il
“cuore” della Comunità, cioè il centro storico, il patrimonio culturale per
eccellenza di ogni Comunità.
L’incendio minaccioso e devastante del 4 settembre scorso (cfr. “Incendio
di Guglionesi: a fuoco molti ettari dell'agro, le fiamme entrano nel borgo”),
con le fiamme dentro il borgo antico già precario di per sé, annunciava forse il cedimento della trave (cfr. “Cede
trave di puntellamento del terremoto 2002, tragedia sfiorata a Guglionesi”),
come purtroppo è avvenuto, nell’anniversario del decennale puntellamento di
Guglionesi dopo il terremoto nel Molise.
In entrambe le circostanze siamo stati fortunati come Comunità, avendo toccato con mano il
baratro della tragedia. Solo una settimana prima del cedimento, il giorno del
Venerdì Santo, sotto quella trave era transitata la Via Crucis. L'emergenza è
stata risolta in breve (ricollocazione trave e riapertura del traffico), ma
tutto il resto della "vivibilità" e della "tranquillità"?
All’orizzonte dell’immediato futuro ci sono i finanziamenti post-terremoto, già
deliberati, che dovranno comunque assicurare una certa soluzione all'attuale stato di
criticità, all'incolumità pubblica, eppure solo in alcuni punti del centro storico. Altre svariate
problematiche resteranno irrisolte! D’altronde, è un dato di fatto, se il
pericolo resta dietro l’angolo evidentemente gli investimenti urbanistici, pubblici e privati, nel
borgo antico sono ancora troppo esigui, e comunque per ora contemplano solo
puntuali interventi rivolti all’emergenza: nulla è previsto per il rilancio culturale
e la sua concreta valorizzazione.
Nel suo complesso, il patrimonio immobiliare del borgo antico - prossimo alla pressione fiscale dell'IMU - resta soffocato da politiche carenti nella direzione della tutela e della conservazione.
La "cultura della politica" resta incapace di trasformare le valenze
patrimoniali dei tesori culturali in forza motrice per il rilancio
dell'intero territorio guglionesano.
È il “bene comune” (incolumità, valenze, tutele, promozione, operatività, vivibilità etc.) che interessa ai Cittadini di Guglionesi, la sua esplicazione
e la sua concezione culturale. Per chi è distante dalla messaggistica del
politichese hanno poco di ragionevole il rendiconto dell’indennità più o meno
percepite e la riconta dei consiglieri comunali che si perdono o si conquistano tra i banchi di un Consiglio comunale.
“Good warning” centro storico!