20/4/2012 ● Cultura
Ricollocazione statua San Timoteo sulla facciata della cattedrale di Termoli
È la parola ‘casualità’, in avvio di conferenza, ad aprire l’incontro
organizzato dalla Diocesi di Termoli-Larino teso alla presentazione dei lavori
di restauro e ricollocazione dei manufatti ritrovati lo scorso 15 febbraio dei
quali è stata diffusa la notizia solo la scorsa settimana. Questo apparente
ritardo è stato dettato dal tempo burocratico necessario a stilare i documenti e
avviare tutte le pratiche legali per porre in essere quanto oggi presentato.
All’incontro erano presenti don Benito Giorgetta, direttore dell’Ufficio per le
Comunicazioni Sociali della Diocesi, gli architetti Di Pietrantonio e Biondi e
la Soprintendenza del Molise.
“La casualità sembra essere il comune denominatore che caratterizza i
ritrovamenti sacri nel nostro territorio”, afferma don Benito Giorgetta che
aggiunge, “è stato un caso, infatti, che l’11 maggio del 1945 è stato ritrovato
il corpo di San Timoteo e un caso ha riconsegnato alla nostra comunità diocesana
la statua che ritrae lo stesso discepolo di Paolo, originariamente allocata sul
portale della Basilica Cattedrale di Termoli”. Pur se danneggiata, la statua
ritrae senza dubbio il Vescovo di Efeso e, ad avvalorare questa tesi ci hanno
pensato gli stessi intervenuti, nelle parole di Nicola Di Pietrantorio che da
decenni dedica la vita agli studi del Santo.
“San Timoteo – continua don Benito - deve essere valorizzato non solo dal punto
di vista storico e culturale, ma anche religioso. È per questo motivo che questa
struttura sarà ricollocata, al termine dei lavori di restauro, presso la
parrocchia di San Timoteo in Termoli, e impreziosirà una mostra timoteana che
proporrà ai visitatori anche il prezioso capo di San Timoteo, nel suo
reliquiario del XIII secolo e documenti e materiale fotografico circa il
ritrovamento avvenuto il secolo scorso. La mostra, che sarà visitabile dai primi
di maggio e per tutta l’estate, sarà occasione per conoscere meglio questo Santo
e offrire agli studenti prima e turisti poi, spunti per approfondire questa
figura”.
I relatori ala Conferenza hanno presentato i lavori in fase di svolgimento e il
dettaglio dei costi dell’opera con l’augurio che “possa trattarsi di un restauro
permanente capace di consegnare alla città un volto della cattedrale ‘originale’
- come affermato dall’architetto Biondi - e duraturo che consenta di avvalorare
questa unicità e favorire anche il turismo religioso”.
“Per l’attuazione dei lavori di ripristino - comunicano i tecnici della
Soprintendenza - sono stati stanziati circa 100mila euro; di questa cifra, circa
60 mila euro sono stati destinati alla sovraintendenza architettonica che si sta
preoccupando di risistemare la parte frontale. Dei restanti fondi si
realizzeranno le opere di messa in sicurezza del luogo di culto”.
La notizia di questi lavori non è stata ben accolta dalla porzione di coppie che
intendono convogliare a nozze in questi mesi, ma, secondo i responsabili dei
lavori, “queste operazioni dovrebbero concludersi entro la festività di San
Basso (prima settimana di agosto). È una corsa contro il tempo, comunicato dalla
Soprintendenza, ma cercheremo di mantenere questa promessa”.
Lo studio dettagliato sull’origine della statua e sul culto e la devozione
legati a San Timoteo è disponibile al link sottostante. La conferenza stampa si
è conclusa con le parole di don Benito che hanno posto in evidenza la veridicità
delle reliquie del Santo e il ricordo di quanto scritto da Giovanni Paolo II a
seguito della sua visita a Termoli, che evidenziò l’emozione nel pregare dinanzi
alle reliquie di San Timoteo. A questo ricordo si affiancano le più recenti
parole di Benedetto XVI che, qualche anno fa, durante una sua riflessione,
evidenziò la presenza di San Timoteo in Termoli.
Il discepolo di Paolo è considerato un Apostolo e Termoli ne possiede le
reliquie. Questo rende unica la nostra città tanto da diventare anche meta di
Vescovi e Patriarca Ortodossi che, più volte, sono giunti a venerare il Vescovo
di Efeso; alla luce degli eventi e prossimi alla celebrazione di San Timoteo (11
maggio), la speranza è nella riconsegna di un nuovo vigore al culto per il
compatrono della Diocesi di Termoli-Larino.
[Giovanni Perilli]