In questi giorni gli Uffici scolastici provinciali stanno predisponendo le operazioni per collocare in pensione il personale della scuola molisana. Essi stanno rigettando le richieste di pensionamento del personale docente ed ATA che ha fatto domanda di essere collocato in pensione raggiungendo i requisiti di quota 96 (somma dell’età anagrafica e di quella contributiva) entro il 31 agosto 2012.

La FLC CGIL Molise ha attivato il proprio ufficio legale per garantire una tutela individuale per questi lavoratori beffati dalla riforma del ministro Formeno e costretti ad andare in pensione tra 5-6 anni! Si tratta di un vero e proprio scippo attuato in dispregio delle regole previdenziali precedenti, realizzato senza alcuna gradualità, con l’unico obiettivo di fare cassa penalizzando, ancora una volta, i lavoratori pubblici. Al taglio di risorse e di organici, al blocco degli scatti d’anzianità e del contratto, alle continue vessazioni nei confronti del lavoro pubblico, si è aggiunta questa ulteriore vessazione.

Gli Uffici scolastici provinciali del Molise stanno predisponendo i provvedimenti per collocare in pensione i dipendenti che, secondo le norme richiamate, ne hanno i requisiti. Da informazioni assunte, il personale che ha presentato domanda corrisponde a 230 unità. Ad esso andranno sommati altri 30 che hanno raggiunto il limite di età e saranno collocati d’ufficio in pensione insieme a 13 dirigenti scolastici.

Ecco la ripartizione dei pensionamenti dl personale docente ed ATA nella regione Molise:
 

Su questi posti chiederemo le immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico e la stabilizzazione del personale precario; sarebbe un primo segnale per invertire le politiche, realizzate in questi ultimi anni, di tagli e di disinvestimenti nei settori della conoscenza