17/4/2012 ● Cultura
Cultura generazionale
In un recente periodo di evidente distrazione – se non di stallo
culturale, mi sia consentito di scrivere senza alcuna polemica nei confronti di
nessuno! – per gli investimenti, anche pubblici, nel campo della
Cultura generazionale, in particolare nel ramo della ricerca storica
e della valorizzazione del patrimonio documentale di Guglionesi,
annunciare che il prof. Domenico Aceto pubblicherà il (suo?) secondo
volume sulla trascrizione degli “Atti del Notaio G. Leonardo De Manfrodinis
(1548)” è una notizia che farà piacere soprattutto alle future generazioni,
per intenderci quelle che dovranno ancora nascere.
Sì, perché la straordinaria fatica della trascrizione degli atti notarili
cinquecenteschi, generosamente portata avanti – nonostante tutto! – da Mimì
(come lo chiamano coloro che si sentono davvero amici), è un dono alla secolare
Comunità di Guglionesi, in primo luogo, e al mondo scientifico che si nutre di
saggi storici locali, ricchi di cronache altrimenti impolverate in qualche
angolo di un archivio più o meno dimenticato.
Si tratta di vita quotidiana che riemerge dopo circa cinque secoli di storia,
grazie all’infaticabile impegno del prof. Aceto, uomo di Cultura non solo per il
sentiero di profonda onestà intellettuale che ha tracciato nella (sua?) ricerca
delle fonti storiche di Guglionesi.
Il secondo volume degli “Atti del Notaio G. Leonardo De Manfrodinis (1548)”,
che sarà presentato prossimamente, sarà pubblicato solo grazie all’intervento di
uno sponsor editoriale che proviene dalla lontana Emilia Romagna. Appunto, un
(suo? nostro? loro?) investimento nella Cultura generazionale.
Grazie Mimì.