13/4/2012 ● Politica
Farina ai consiglieri di minoranza: "Prima telefonano e poi pubblicano insulti"
Il cittadino Francesco Farina ha preso atto che si tratta di una svista ma
all’inizio e alla fine del comunicato prende altresì atto di come cercate di
lanciare fulmini sulle opinioni o perplessità altrui.
E prende ancor più atto da quale parte sta la mala fede: se dalla parte di chi,
in questo caso io, sfoglia l’albo pretorio e legge cose contrastanti, o da parte
vostra che invece di limitarvi a rispondere al quesito aggiungete consigli ed
insulti.
Per quale errore dovrei chiedere scusa, e poi a chi? L’errore è quello di
leggere gli atti pubblici affissi all’albo pretorio? E chiedere scusa se faccio
domande?
E cosa c’entra il rapporto di fiducia di correttezza e lealtà con il fatto che
chiunque può leggere gli atti pubblici e discuterne?
La cosa strana è che qualcuno come il sottoscritto ci mette il nome e cognome ma
altri si nascondono dietro le sigle di CMCDG.
Chi è che li firma i vostri comunicati?
Perché prima c’è qualcuno di voi mi contatta telefonicamente e poi spara a zero
contro di me sulla stampa locale online?
E così sarei io quello non ADULTO e pure in mala fede?
Vi saluto con questa bella poesia per una democrazia censurata con insulti e
“minacce” e non risponderò ad ulteriori repliche:
Osservo il mondo con una benda sugli occhi,
nessuna forma nessun colore.
Parlo di me con una mano sulla bocca,
di nascosto senza emozione.
Ascolto gli altri tappandomi le orecchie con finta indifferenza,
per non sentire cose a cui non “posso” rispondere.
Cieco, muto e sordo,
sono libero a metà,
vivo di privazioni e di falsa libertà.
(Narade)