28/3/2012 ● Politica
Question time Parlamento: Di Pietro attacca Iorio, "nominare un altro sub-commissario"
Alle ore 15 (diretta televisiva RAI DUE) nella Camera dei Deputati si è
tenuto il Question time presieduto dall'onorevole Bindi.
Il primo interrogante è stato Antonio Di Pietro, che ha rivolto al ministro
della Salute, Renato Balduzzi, l'interrogazione in merito alla grave situazione
della sanità nel Molise, chiedendo di nominare un altro sub-commissario. "Quando vogliamo - ha dichiarato l'onorevole di
Pietro nella formulazione conclusiva dell'interrogazione - sostituire Iorio?
Quando si è fregato la cassaforte?".
Il ministro ha esposto la posizione del governo nazionale, confermando che il 3
aprile ci sarà la verifica del piano sanitario regionale.
Nella replica il leader dell'Italia dei Valori ha sottolineato che il debito
sanitario nel Molise è cresciuto di altri 22 milioni di euro, portando a circa
50 milioni di euro il deficit complessivo. "Recentemente Iorio è stato
condannato ad un anno e quattro mesi in primo grado - ha concluso nella
replica Di Pietro - per abuso d'ufficio. (...) E' stato preso con il
"sorcio" in bocca. Noi il 4 aprile vi richiederemo della verifica, ma oltre
quella data il governo non diventi complice di questa situazione".
Il presidente Bindi ha infine richiamato il comportamento dialettico
dell'onorevole Di Pietro, "mi corre l'obbligo di richiamarla ad un linguaggio
consono all'aula".
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Interrogazione dal website www.camera.it
DI PIETRO, DI GIUSEPPE e PALAGIANO.
— Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il 1o febbraio 2012, nell'ambito dello svolgimento di un'interrogazione a
risposta immediata in Assemblea (la n. 3-02063), presentata dagli interroganti
sullo stesso argomento, il Ministro della salute Renato Balduzzi ebbe a
dichiarare: «Si dà un'altra possibilità alla regione Molise, attraverso la
nomina di un altro sub-commissario, con caratteristiche idonee ad attuare il
piano sanitario e, dunque, riuscire a realizzare finalmente gli obiettivi che
tutti auspichiamo, dando un'ulteriore – starei per dire un'ultima – possibilità,
prima di attivare una procedura diversa, che è prevista pure dall'ordinamento –
comma 84 dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009 (il famoso comma 84) – e
che prevede la sostituzione del presidente della regione, con poteri ulteriori
del Governo, che non soltanto dicano al presidente della regione: «fai il
commissario», ma impongano: «stabiliamo noi quali siano i provvedimenti da
adottare per assicurare l'efficacia del piano di riqualificazione e di rientro»;
Michele Iorio, presidente della regione Molise al terzo mandato – nonché
commissario per il risanamento dei debiti della sanità molisana, commissario per
la ricostruzione post sisma e commissario per l'emergenza alluvione – è stato
condannato il 22 febbraio 2012 in primo grado – con pena sospesa – dal tribunale
di Campobasso ad un anno e sei mesi di reclusione per abuso d'ufficio e
all'interdizione dai pubblici uffici per il medesimo periodo, nell'ambito
dell'inchiesta «Bain and co», società dove lavora Davide Iorio, figlio di
Michele, cui sono state illegittimamente affidate due consulenze, una in materia
di sanità e l'altra in materia di autostrade-definite «fantasma», in quanto
nessuno dell'amministrazione molisana ha saputo indicarne motivi, contenuti o
risultati;
la gestione commissariale ad opera del presidente Iorio – in particolare
quella per il risanamento della sanità molisana – risulta, ad avviso degli
interroganti, oltremodo critica nel metodo e fallimentare nei risultati – e ciò
è confermato dal trend negativo dei dati dei disavanzi e, anche, dalla nomina di
sub-commissari affiancati allo Iorio succedutisi nel tempo;
la procura di Campobasso ha chiuso l'inchiesta sulla ricostruzione dopo il
terremoto del 2002 e ha inviato un avviso di garanzia al presidente della
regione Molise Michele Iorio. Il presidente, nella sua qualità di commissario
per la gestione dell'emergenza sisma, è indagato per abuso d'ufficio e indebita
percezione di soldi ai danni dello Stato, in merito ai fatti avvenuti tra il
2003 e il 2011. Secondo il sostituto Fabio Papa, titolare dell'indagine, Iorio
avrebbe «abusivamente ampliato» il numero dei comuni colpiti dal terremoto;
risulta, inoltre, agli interroganti che il presidente della regione Iorio
sia: indagato per abuso d'ufficio e falso ideologico per la costruzione della
centrale turbogas di Termoli; indagato per abuso d'ufficio in ordine
all'assunzione di un medico chirurgo – già condannato in Corte di cassazione per
omicidio colposo di un malato – in assenza del prescritto bando pubblico, al
solo fine, secondo l'accusa, di nominarlo primario dell'ospedale Veneziale di
Isernia; indagato per abuso d'ufficio, truffa, falso materiale e ricettazione in
merito ai passaggi di proprietà dello Zuccherificio del Molise s.p.a.; indagato,
insieme ai componenti della giunta regionale in carica nel 2005 per truffa,
abuso d'ufficio e falso ideologico per il finanziamento d'acquisto del mezzo
navale Termoli Jet; indagato per fatti connessi alla ricostruzione post sisma
del Molise, alla gestione della malasanità basso molisana, alle infrastrutture
per la rete radio del Servizio civile, all'Imam Molise e per violazioni
ambientali e irregolarità nelle analisi dei rifiuti smaltiti dal depuratore del
COSIB (Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno);
fermo il principio della presunzione di non colpevolezza di cui al secondo
comma dell'articolo 27 della Costituzione, i fatti indicati minano la
salvaguardia dell'onore delle istituzioni e ne compromettono il prestigio,
ponendo un grave pregiudizio sul libero e sereno esercizio delle funzioni
commissariali assegnate a Michele Iorio – funzioni strettamente connesse alle
capacità di buon governo dei soggetti che vi sono chiamati – le quali senza
dubbio sono da ascriversi a quelle funzioni pubbliche da adempiersi con
disciplina e onore, ai sensi dell'articolo 54, comma secondo, della Costituzione
–:
se non ritenga, al fine di preservare l'alto senso delle istituzioni, nel
rigoroso rispetto delle procedure giuridiche ed amministrative in tema di revoca
e conferimento di incarichi pubblici, di revocare gli incarichi commissariali
conferiti al presidente della regione Molise. (3-02173)
(27 marzo 2012)