20/03/2012 ● Scuola
Riforma pensioni danneggia tanti lavoratori, partono i ricorsi
Anche questo governo continua a far cassa tagliando i diritti dei pubblici
dipendenti. I lavoratori dei settori della conoscenza sono ulteriormente
penalizzati per aver bloccato la possibilità di andare in pensione ( i nati nel
1952 si vedono slittare questa possibilità di ben 6 anni!) e per le indebite
decurtazioni alle retribuzioni.
Per questo la FLC CGIL ha impugnato al TAR del Lazio la Circolare ministeriale
della Funzione Pubblica dell’8 marzo 2012, la Circolare nr. 23 e il Decreto n.
22 del MIUR del 12 marzo che applicano al settore pubblico e alla scuola la
riforma delle pensioni. Le novità introdotte da questa riforma sono tutte
peggiorative e stanno punendo tanti lavoratori, in particolare nel comparto
scuola, per questo la FLC CGIL sta studiando tutte le possibili azioni per
contrastarne l’applicazione.
Per attivare la tutela individuale e proporre eventuali ricorsi, da valutare
caso per caso, è necessario prima di tutto presentare la domanda di
pensionamento e attendere un atto di diniego da parte dell’amministrazione alla
richiesta della quiescenza o al non riconoscimento di uno o più requisiti.
Inoltre, la FLC ha chiesto all'INPDAP di rettificare la circolare n. 17 in tema
di TFS e TFR, in quanto le disposizioni in essa contenute producono gravi
pregiudizi ai lavoratori della scuola e dell’università. Si tratta di una
illegittimità dell’operato dell’Amministrazione stata confermata di recente
anche dai giudici amministrativi i quali hanno stabilito che, a decorrere dal 1°
gennaio 2011, l’amministrazione non ha più titolo ad essere effettuata la
ritenuta del 2,50% sull’80% della retribuzione. Per queste ragioni è stata
inoltrata una formale diffida al MIUR affinché provveda a non operare simile
ritenuta.
Per presentare il ricorso non ci sono termini di decadenza. Tuttavia chi lo
desidera può inviare una lettera di diffida per interrompere i termini di
prescrizione sapendo che comunque c’è tempo fino al 31 dicembre 2016. Ciò vuol
dire che gli interessati possono proporre ricorso in qualsiasi momento, ma che
in caso di vittoria la richiesta degli arretrati può riguardare solo i cinque
anni precedenti.
Informazioni specifiche potranno essere acquisite presso le sedi della FLC CGIL
Molise.