20/03/2012 ● Politica
Stato di criticità, pronta ad intervenire la Regione
«Abbiamo chiesto con insistenza al Governo una proroga dello "stato di
criticità" di un anno per consentire l'avvio delle necessarie procedure e dei
passaggi istituzionali per giungere alla gestione ordinaria della ricostruzione.
Tuttavia, una visione eccessivamente burocratica e tecnica ha comportato una
diversa determinazione da parte del Governo.
Ho, infatti, avuto comunicazione da parte del Sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri Catricalà che la proroga dello "stato di criticità"
verrebbe fatta solo fino al 30 aprile dell'anno in corso. Di tale impostazione
non possiamo dirci assolutamente soddisfatti. Ad ogni modo, pur ribadendo in
queste ore, prima della firma dell'ordinanza, la nostra posizione e la nostra
richiesta, che avevamo sostanziato con una proposta di riduzione dei costi delle
strutture tecniche sia commissariali che dei Comuni, se verrà confermata la
proroga fino al 31 aprile, dovremo, in questo lasso di tempo, provvedere al varo
di atti legislativi e amministrativi in nostra potestà.
Ciò affinché, dal prossimo primo maggio, il lavoro delle strutture tecniche
demandate alla ricostruzione non abbia soluzione di continuità ed esse operino
praticamente e speditamente per i vari passaggi necessari al prosieguo degli
interventi per la classe A. Interventi per i quali, è bene ricordarlo, abbiamo
avuto, nella riunione Cipe di Agosto, un apposito finanziamento di 340 milioni
di euro. Decisione confermata anche dall'attuale Governo Monti. Abbiamo, dunque,
il budget necessario e dobbiamo quindi operare gli opportuni passaggi
legislativi ed amministrativi anche per consentire che l'utilizzo dei fondi
della ricostruzione, relativi ad una condizione emergenziale, non siano
considerati e non rientrino ai fini del rispetto del Patto di Stabilità. In tal
senso, ho già avuto contatti e conferme con il Ministro Barca».
Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio, intervenendo in
mattinata, in Consiglio regionale circa la proroga dello "stato di criticità"
nelle aree colpite dal terremoto del 2002.