10/03/2012 ● Eventi
Guglionesi, l´arte di Michele Greco da Valona come ponte tra culture Italia-Albania
Si è svolto questa mattina a Guglionesi un appuntamento incentrato sui legami storico – culturali tra l’Albania e l’Arberia molisana. Da sempre, il nostro territorio è in prima linea nella tutela e nella valorizzazione delle due minoranze linguistiche arbëreshe e croata. Queste due etnie sono radicate nel nostro territorio da più di cinquecento anni.
L’appuntamento odierno è stato organizzato per celebrare il Centenario dell’Indipendenza dell’Albania e ha coinciso con la conclusione dei festeggiamenti del 150esimo dell’Unità d’Italia. Spinte da questo, le popolazioni di Ururi e altri comuni della koinè arbëreshe (Campomarino, Montecilfone e Portocannone) hanno voluto organizzare, col coordinamento della Presidenza del Consiglio di Ururi, un meeting culturale con ospiti di rilievo legati al mondo arbëreshe e albanese, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre promossa dall’UNESCO.
Tra le iniziative in programma per questo evento ha trovato spazio anche la lungimiranza della Diocesi di Termoli-Larino nel valorizzare l’arte espressa da Michele Greco da Valona ed esposta nei mesi scorsi nel palazzo episcopale di Termoli. In collaborazione con la Soprintendenza ai beni culturali e artistici, la diocesi ebbe a organizzare in quell’occasione un workshop d’indagini che ha portato giovani, studiosi ed esperti a contatto con le importanti opere dell’artista albanese. A tutt’oggi, i tre trittici (di cui uno di difficile attribuzione) e un’icona sono offerti al culto del popolo guglionesano presso la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Ed è proprio la chiesa madre di Guglionesi che stamane ha ospitato lo svolgimento di un altro importante evento. Don Nicola Mattia, infatti, parroco del Sacro Cuore di Termoli ed esperto d’arte, nonché collaboratore del workshop su Michele Greco da Valona, ha rappresentato la Diocesi consegnando all’ambasciatore d’Albania il catalogo che ha caratterizzato gli studi congiunti dell’iniziativa diocesana.
“L’arte per il culto – ha affermato don Nicola durante la presentazione – oltre a mettere in comunicazione l’uomo e Dio, è un veicolo per gli scambi culturali tra i vari popoli e le loro tradizioni e valori. In quest’ottica, il lavoro di Michele Greco da Valone, capace di fondere, senza confondere, varie culture e culti è esemplare”.
La manifestazione è stata realizzata sotto l’egida di: UNESCO, Ambasciata della Repubblica di Albania, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d’autore, Università degli Studi del Molise, Provincia di Campobasso, Comune di Campomarino, Montecifone, Portocannone e Ururi.
[Redatto da Giovanni Perilli]