31/01/2012 ● Scuola
E’ arrivato il 31 gennaio e manca discussione su sistema d'istruzione regionale
Il 30 gennaio si è tenuto un incontro con il presidente della giunta regionale per discutere del sistema d’Istruzione e di Formazione da realizzare in Molise. L’attivazione di questi percorsi è subordinata al loro inserimento nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa che la Regione avrebbe dovuto adottare entro il 31 gennaio 2012, insieme al piani dimensionamento delle istituzioni scolastiche e nei limiti della dotazione organica regionale. Per quanto riguarda il piano di razionalizzazione della rete scolastica, tutto tace. La provincia di Campobasso ha approvato una proposta chiedendo, come al solito, varie deroghe alle regole generali; la provincia di Isernia ha, di fatto, insabbiato il tutto. Comunque, entrambe non hanno presentato alla Regione i propri deliberati, né la regione si è attivata per far rispettare i termini del 31 gennaio previsti dal MIUR. La FLC CGIL ha chiesto, in più occasioni, un rinvio del dimensionamento scolastico, che a livello nazionale prevede la soppressione di 1300 istituzioni scolastiche e nel Molise di almeno 19, ed una discussione vera sull’intera filiera dell’istruzione pubblica. La Regione, ad oggi, non ha preso alcuna decisione. Il dimensionamento è un’operazione scellerata che fa prevalere le ragioni di bilancio sulla qualità dell'istruzione e che comporterà tagli di personale, disorganizzazione e lo stravolgimento del ruolo professionale di dirigenti scolastici e dei DSGA. Intanto occorre indirizzare gli studenti frequentanti il secondo anno del primo biennio degli istituti professionali verso opzioni decise dalla Regione nell’ambito delle qualifiche approvate in Conferenza Stato –regione. Poiché le iscrizioni scadranno il 20 febbraio, i tempi non sono sufficienti perché ci sia un’organica proposta, per questo la FLC CGIL Molise ha chiesto al tavolo di concertazione regionale del 30 gennaio: · che l’attivazione delle opzioni dovrà avvenire solo su richiesta delle scuole e non potrà essere in alcun modo imposta dalla Regione; · che vi sia un breve slittamento per la definizione del piano regionale dell'offerta formativa, finalizzato a un maggior coinvolgimento e interazione tra regione e scuole interessate, · il parallelo slittamento delle iscrizioni degli studenti al terzo anno dei nuovi percorsi al fine di consentire agli studenti, alle famiglie e alle scuole, scelte meno improvvisate e più meditate. Infine, non bisogna dimenticare che le iscrizioni sono effettuate esclusivamente sulla base della denominazione delle opzioni, del quadro orario e del profilo, mentre mancano le linee guida (i "programmi") delle discipline e degli insegnamenti che, in alcun casi, sono previsti solo in questi percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. Quando si porrà fine a questo caos?