BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


29/9/2011 ● Cultura

Era di Ottobre... 2011


  Giorgio Senese ● 2158


Sbattendo il latte ne esce panna, premendo il naso ne esce il sangue, spremendo la collera ne esce la lite (Proverbi 30,33)

Dopo l’argomento impegnativo dello scorso mese, avevo pensato a qualcosa di più evasivo e leggero ma poi, una notte, ho cambiato idea.
Un individuo, a meno che non faccia l’eremita sperduto in un deserto, non può esimersi dal confrontarsi con ciò che gli succede intorno, che lo interroga in prima persona e che gli condiziona pesantemente la qualità della vita.
Questa volta non sarà un “Era di…” ma un “Sarà di…”
L’argomento che ho deciso di affrontare mi provoca forte allergia e abbiate pazienza se questa mia avversità farà capolino qua e là tra le righe: le votazioni regionali ormai imminenti.
Torniamo per l’ennesima volta a votare, ad esercitare quel diritto che tanto è costato in termini di fatica e sangue a chi ci ha preceduto.
Mi direte - non fare il cretino su un argomento così serio, il voto è una conquista ed è la massima espressione della democrazia-.
Si, lo so e chiedo venia in anticipo ma i recenti fatti di Napoli insieme ad un secolo e mezzo di compromessi e malaffare, tengono in stato di perenne allerta quel tarlo che ho nel cervello e che mi ronza con le solite domande:
L’esito delle urne rappresenta il reale sentire del paese? E se no, fino a che punto è falsato?.
La libertà di opinione ha realmente cittadinanza nel nostro paese o bisogna pagare comunque un pegno se non si è allineati alla massa?.
La maggioranza comanda perchè ha ragione o lo fa solo in virtù del fatto che è maggioritaria?
E’ un po' come dire – I matti sono chiusi nei manicomi perchè sono matti o perchè sono in minoranza rispetto a quelli che sono fuori?-
Nessun fraintendimento però, sia chiaro, io ammiro e invidio chi ha le capacità , la passione e lo spirito di sacrificio tese a svolgere un’attività a beneficio della collettività.
Norme e regole per un vivere civile sono estremamente importanti e necessarie. Chi fa le leggi e detiene di fatto il potere di guidare la nazione, sopratutto nel contesto recessivo attuale, svolge un servizio altamente “onorevole” nel senso che gli fa onore e, se farà le cose giuste, il popolo gli renderà onore.
Ma, c’è sempre un ma: anche il più credulone tra noi ha capito che non tutti gli onorevoli sono “onorevoli” e che la corruzione che ci affligge è talmente vasta e capillare che l’onestà è scambiata per debolezza mentre la furbizia è stata elevata a virtù senza la quale sei un povero fesso.
I nostri politici ancora una volta vengono sorpresi a rivoltarci il fondo delle tasche allo scopo di cavarne ancora qualche centesimo ma, quando c’è stata in parlamento la votazione per ridurre i loro stipendi si sono scoperti (miracolo), unanimemente concordi a favore del NO.
Questo non va certo a favore dello spirito unitario tanto auspicato dal mio omonimo presidente e di cui oggi abbiamo un vitale bisogno.
In tempo di ristrettezze economiche è il capo famiglia che dà l’esempio. Prima di privare i figli dei soldi per la gita scolastica o per il cinema, il papà limita le cene dei fine settimana ,si leva dalla testa l’idea di comprarsi un nuovo televisore e rimanda il progetto di cambiarsi la macchina solo perchè non gli piace più il colore della vecchia.
Non mi sembra ci sia bisogno di una laurea in economia per capire questo, basta un po' di buonsenso.
Siamo nella cacca fino al collo, ma facciamo finta di niente perchè tutto sommato, ognuno si arrangia e riesce in qualche modo a tenere ancora la testa fuori per respirare.
Attenzione però, perchè potrebbe passare il Caronte di turno e intimare
– Ragazzi, si è deciso di cambiare posizione, da oggi tutti a testa in giù!-
Allora tutti a votare, esercitiamo questo nostro diritto a concretizzare il nostro pensiero con una ics su un simbolo o su un nome.
Niente di più facile, direte, certo... a patto però di avere un pensiero ed un simbolo da crociare.
Da ignorante assoluto di compromessi politici e intrighi di corte, mi sono stampato l’elenco pubblicato da Fuoriportaweb dei candidati della nostra provincia alle regionali 2011.
Gli ho dato uno sguardo e poi l’ho messo via rimandando una lettura più attenta da farsi a letto prima di dormire abbandonando per una sera il libro amato sul comodino.
Arrivato al terzo nome della seconda lista mi sono addormentato.
L’ho riletto il giorno dopo, a mente sveglia, e finalmente ho capito.
Sono tutti contro tutti ma per forza amorevolmente uniti contro gli altri, lo spirito patriottico italiano non ha eguali al mondo.
Come in un antico torneo medioevale, i cavalieri impettiti sui cavalli irrequieti e sbuffanti si affrontano lancia in resta e cimieri al vento fino a quando uno dei due non viene sbalzato di sella a mordere la polvere.
Di quello che vince però, ne scopri la faccia solo a sfida finita, quando si toglie la maschera...ooh, scusate!, volevo dire l’elmo.
Vi riporto una telefonata di venerdì 23 settembre scorso.
Mentre eravamo in procinto di metterci a tavola per la cena, squilla il telefono.
Il più lesto a rispondere è stato mio figlio Davide di dieci anni che prontamente mi ha passato la palla.
Oddio!, ho pensato, ancora questi della Telecom o dell’Enel, invece, una ragazza con voce ostentatamente cordiale mi dice – Buonasera Signor Senese chiamo dalla segreteria politica di.....- e’stata bruscamente interrotta da un roboante vaffa che mi è esploso incontrollabile dal profondo del cuore.- Guardi signorina che ormai sappiamo tutti leggere e scrivere, i mezzi d’informazione ci rompono l’anima ovunque per cui non sarà certo la sua irritante quanto invadente telefonata a farci cambiare idea politica... – dall’altra parte ed in modo, devo riconoscere, intelligente la ragazza mi ha a sua volta redarguito, liquidandomi così –Caro Signore, se non vuole essere disturbato sappia che esiste un registro speciale a cui iscriversi!- .
Con fatica ho ripreso il controllo di me stesso, le ho chiesto scusa e l’ho anche ringraziata per l’utile informazione, ...mi riferisco al registro su cui devo ancora informarmi.
So bene che quella ragazza, magari con la laurea e un biglietto di sola andata in tasca per chissà dove, si trova lì per guadagnarsi qualche euro e che non ha nessuna colpa per lo stato delle cose ma, porca miseria, e adesso mi rivolgo ai politici o aspiranti tali che magari stanno leggendo queste poche righe, dovete smetterla di trattarci come cretini ed analfabeti.
Per quanto mi riguarda e lo dico pubblicamente, se qualcuno vuole il mio voto, eviti di chiedermelo con il taccuino in mano a segnarsi il numero dei componenti la mia famiglia, perchè otterrebbe l’esatto contrario oltre qualcos’altro.
Non ci ammorbate l’esistenza con immaginette votive, telefonate, sms e volantini che ci ritroviamo ormai anche in bagno e inservibili anche come carta igienica.
Cambiate sistema, non so dirvi come ma certamente questo appartiene al passato ed era rivolto ad una tipologia di cittadini che ormai non esiste più.
Apprezzeremo lo sforzo di cambiamento ed anche la natura ringrazierà.
Adesso sono pronto, da bravo cittadino andrò di nuovo a votare rassegnato anche stavolta nell’essere costretto a farlo non per qualcosa ma contro qualcuno.
Andiamo a puntare sul cavallo bianco o su quello nero stavolta però, per quanto mi riguarda, non credo che sarà più sufficiente turarmi il naso.
Andrò dal mio medico a farmi prescrivere un antiemetico.
Non sapete cos’è?,... una precauzione per evitare di vomitare anche le suole delle scarpe e inondare di acido il seggio elettorale.
Poveri figli nostri!

Cartellone




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