24/9/2011 ● Scuola
Classi numerose e sicurezza, i guidici del Tar intervengono
Sono anni che lo scriviamo agli organismi preposti: le classi delle scuole
molisane non possono contenere gli alunni che l’Ufficio scolastico regionale
vorrebbe farci stare. Abbiamo scritto a tutti gli organismi preposti al
controllo ed alla vigilanza: Dirigenti scolastici, Prefetti, ASREM, Ispettorati
del lavoro ecc., senza risultati.
Oggi arrivano a darci ragione le sentenze dei giudici amministrativi.
Continuano, infatti, i pronunciamenti del TAR Molise sui provvedimenti
dell'Ufficio scolastico regionale di accorpamento delle classi. Sono, ormai, già
quattro, se ne prevedono altre.
I limiti massimi sono determinati dal D.P.R. n. 81/2009: scuola infanzia 26,
primaria 26, secondaria di I grado 27, secondaria di II grado 30. Limiti massimi
che, per effetto dell’art. 4 del D.P.R., possono aumentare fino al 10%. In altri
termini, i parametri citati possono arrivare ora al massimo di 29 bambini per
sezione nella scuola dell’infanzia, a 29 alunni nelle classi di primaria, a 30
in quelle di I grado e a 33 nelle classi delle superiori. Eppure il D.M. sulle
norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica fissa l'indice di 26
persone/aula come indice di massimo affollamento ipotizzabile.
Il dirigente scolastico dovrebbe garantire in ogni modo agli alunni e all’utenza
in generale, un ambiente confortevole, igienico e sicuro secondo i principi di
qualità stabiliti per i servizi pubblici quali sono gli istituti di istruzione
ed educazione di ogni ordine e grado; nella formazione delle classi dovrà tenere
conto della cubatura. Ovvero l’indice minimo di 1,80 o 1,96 mq netti per alunno
per 3 metri di altezza, riferito alle aule, conformemente al previsto indice
minimo di 2 mq che ogni lavoratore deve avere.
L’ultima sentenza del TAR Molise è quella delle quarte dell'Istituto tecnico
commerciale “L. Pilla” di Campobasso in due sole sezioni, con soppressione della
sezione. Le classi avrebbero accolto, rispettivamente, 29 e 30 alunni: troppi,
secondo il TAR Molise, come quelli legati agli accorpamenti annullati al Liceo
classico di Campobasso, al Liceo scientifico di Riccia e al Liceo scientifico di
Larino. L’amministrazione scolastica, senza tener conto delle norme sulla
sicurezza, continua a disattenderle applicando le regole sulle drastiche
riduzioni volute dalla Gelmini.
Proseguiremo nell’azione di denuncia, ricordando che sono molte le scuole nella
nostra regione che ospitano un numero di alunni non conforme alle norme (basta
andare alla Scuola media “Brigida” o al Nautico di Termoli, alla “Colozza” di
Campobasso, per non parlare dello scempio che c’è in molte scuole del cratere
sismico).
Occorre battersi contro i tagli e le riduzioni fatte da questo governo che
stanno devastando la scuola pubblica molisana; è necessario continuare
l’iniziativa per rimettere al centro la qualità e la sicurezza del sistema
d’istruzione regionale.