23/9/2011 ● Cultura
Arte e cultura, nuove iniziative diocesane in fase di attuazione
Il ricordo dei passi di una folla silenziosa che gremiva i locali dell’episcopio diocesano di piazza Duomo a Termoli è ancora vivo; la presenza costante di visitatori è diventata certezza e così, per un mese circa, l’esposizione “Maria. La Madonna nelle opere d’arte” è stata uno straordinario successo. non c’è stato giorno in cui decine e decine di persone si siano recate in visita presso l’episcopio diocesano per ammirare un tesoro a molti non noto. Apprezzate dal pubblico di ogni ordine e grado, le opere sono state ammirate da oltre 4000 visitatori. L’iniziativa diocesana è stata calata nel contesto estivo al fine di “mettere a disposizione le bellezze artistiche del territorio per collaborare alla crescita del turismo basso molisano”, come ebbe ad affermare mons. De Luca che aggiunse “abbiamo in custodia delle opere uniche e di grande importanza, ma spesso neanche le cono- sciamo. Le ricchezze della nostra terra possono davvero essere messe a disposi- zione per collaborare alla crescita del nostro territorio”.La mostra da poco conclusa ha fatto della “casa del vescovo” un contesto espositivo per le opere mariane custodite a Bonefro, Colletorto, Guglionesi, Larino, Lucito, Ripabottoni e Termoli, dando ai visitatori la possibilità di respirare atmosfere suggestive capaci di far cogliere il senso della bellezza nelle opere artistiche diocesane dedicate a Maria. Da queste basi si è poi proseguito a lavorare alle nuove esposizioni e, il prossimo ottobre, sarà allestita una nuova esposizione-studio questa volta dedicata a Michele Greco di Valona e alla pittura del rinascimento adriatico. Sarà una esposizione-studio singolare che chiamerà a raccolta studenti, tecnici e studiosi; i primi con la visita e lo studio conoscitivo delle opere mentre i secondi in una formula che prevede l’analisi critica, tecnica e storica delle opere. Questa nuova esperienza culturale testimonia un impegno costante verso l’arte, la cultura, lo studio del territorio e i giovani da parte dei responsabili dei progetti ma non solo, queste iniziative dimostrano anche il desiderio di arricchire e far conoscere il territorio diocesano a tutta l’utenza e la popolazione al fine di incrementare l’amore verso una terra poco nota. [Giovanni Perilli]