7/9/2011 ● Scuola
Buona riuscita dello sciopero generale, riaprono le scuore, si moltiplicano i problemi
La riuscita dello sciopero generale del 6 sett.’11 rilancia l’iniziativa
anche sui temi dell’istruzione. La manifestazione di Campobasso ha dato forza
alle ragioni della CGIL e consentirà di proseguire la mobilitazione per chiedere
un’inversione di rotta.
L’assessore regionale all’istruzione ha promesso risorse per la scuola pubblica
molisana. Attendiamo atti concreti, altrimenti avremmo il solito spot
elettorale. E’ in atto una devastazione di proporzioni inaudite, non si può
stare a guardare o farne terreno utile per la competizione elettorale. Alle
difficoltà dei tagli operati dalla Gelmini, quest'anno si aggiungono le ricadute
delle due manovre economiche varate nei mesi di luglio e di agosto.
Ben 18 su 82 scuole della nostra regione non avranno un dirigente scolastico
fisso. Ci saranno dirigenti scolastici che, oltre a quella in cui sono titolari,
avranno in reggenza altrettante scuole. Saranno costretti a fare i pendolari tra
tutti plessi delle due scuole. Una situazione aggravata dalla recente norma che
non considera più sede di presidenza le scuole con meno di 500 alunni: la
stragrande maggioranza di quelle molisane.
La stessa norma ha ridotto le possibilità per i collaboratori del dirigente di
essere posti in esonero o semiesonero per gestire la scuola. Inoltre, il numero
sempre minore di collaboratori scolastici (ex bidelli), non consentirà adeguate
condizioni di sorveglianza e di vigilanza degli alunni.
Ad esempio: una scuola molisana con 500 alunni, distribuiti su almeno quattro
edifici scolastici, avrà a disposizione 7 collaboratori scolastici che dovranno
lavorare, per garantire il servizio scolastico, almeno 9 ore al giorno.
L’apertura dei plessi, la sorveglianza e la sicurezza degli studenti non potrà
essere garantita. Siamo allo sbando!
Con l’ulteriore riduzione nel Molise di 90 posti di collaboratori scolastici, le
scuole diventeranno "terra di nessuno", aumenteranno gli incidenti e gli atti di
bullismo, si ridurranno, drasticamente, le azioni di assistenza agli studenti
disabili.
I tagli agli enti locali, inoltre, renderanno sempre più difficili gli
interventi di ristrutturazione dei plessi scolastici. Ci saranno ricadute
negative su tutti quei servizi assicurati dai comuni: mensa scolastiche,
trasporto alunni e disabili e spese di funzionamento. Il tutto con le legittime
proteste dei supplenti che resteranno a casa anche quest'anno, senza incarico e
stipendio. Nel Molise saranno almeno 300 i posti in meno per i docenti e gli ATA.
Con la beffa finale: se il bilancio del ministero dell'istruzione non sarà
virtuoso, i docenti e gli ATA potrebbero vedersi sottratta anche la tredicesima.
L’unica strada è mandare questi governanti a casa!