26/8/2011 ● Scuola
Non bastano le promesse dell'assessore, risposte concrete per i precari della scuola
Nell’incontro con l’assessore regionale all’istruzione sui problemi della
scuola pubblica molisana del 3 agosto u.s., la FLC ha ricordato che in tre anni
le politiche governative hanno determinato in Molise una riduzione di docenti ed
ATA pari a 1200 posti di lavoro.
La FLC aveva chiesto all’Assessore un impegno per evitare ulteriori tagli;
risorse aggiuntive da parte della regione per garantire il tempo scuola negato
agli studenti, in grado di consentire il tempo pieno nella primaria, il tempo
prolungato nella secondaria di I° grado, lo sdoppiamento delle pluriclassi e
delle classi numerose.
In quella occasione l’Assessore si è impegnato a portare all’attenzione della
giunta regionale le criticità evidenziate dalla FLC CGIL Molise ed ha garantito
che avrebbe richiesto le risorse per attivare un intervento aggiuntivo per la
scuola pubblica molisana.
Si era, infine, convenuto di rivedersi il 24 agosto per verificare lo stato di
attuazione degli impegni assunti. Nell’incontro del 24 agosto, pur non essendo
stato prodotto nessun provvedimento di merito da parte della giunta regionale,
l’assessore ha assicurato che avrebbe portato all’attenzione dell’organo
esecutivo regionale la problematica lunedì 29 agosto.
La FLC CGIL considera indispensabile una presa di posizione da parte della
giunta regionale, vista la drammaticità della situazione in cui versano le
scuole. Ci sono plessi scolastici senza collaboratori, segreterie con un solo
assistente amministrativo.
Siamo di fronte ad una vera e propria devastazione della scuola pubblica
molisana. A subirne le conseguenze saranno gli alunni che avranno un tempo
scuola minimo e con pochi organici; a subirne le conseguenze saranno i precari
che non ritroveranno il posto di lavoro. Un solo esempio per tutti: tre anni fa
c’erano state 300 nomine annuali per i collaboratori scolastici nella sola
provincia di Campobasso, quest’anno saranno, dopo le immissioni in ruolo di un
centinaio, appena 10. Mancano all’appello quasi 200 posti.
E’ importante che questi problemi vengano assunti come determinanti per la
formazione e l’istruzione degli studenti molisani. Occorre intervenire con
tempestività su una situazione grave. Il tema di una buona scuola pubblica per
tutti deve essere il punto di riferimento delle politiche per la crescita e lo
sviluppo regionale.
Pertanto proseguiremo la mobilitazione e rappresenteremo le nostre ragioni con
un presidio davanti alla giunta regionale, in via Genova, il 29 agosto alle ore
10,00.