BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


14/8/2011 ● Cultura

Sì agli Abruzzi, alla riunificazione dell’Abruzzo e del Molise


  Filippo Salvatore ● 1503


La Finanziaria bis che il Parlamento italiano sta per approvare prevede l’eliminazione delle province che contano meno di 300mila abitanti. Nel Molise (319.000 abitanti in tutto) sia Campobasso che Isernia ne contano di meno ed è prevista la loro abolizione. Molto probabilmente verranno accorpate e si tornerà alla sola provincia di Campobasso.
Era ora! Nel Molise chi ci perderà sono solo i politici che temono di perdere la propria poltrona. Chiunque altro ci guadagnerà. Occorre resistere ai ragionamenti demogogici quando ne se discuterà in Parlamento e si invocherà la specificità del ‘caso Molise’. Un ruolo fondamentale, storico, dovrà essere svolto dall’Italia dei Valori e dal suo leader, il molisano Antonio Di Pietro che da tempo si è dichiarato a favore dell’eliminazione delle province.
Se si crea un “caso Molise”, come se ne potrà uscire? Tre le soluzioni: la prima è che entrambe le province vengano cancellate, lasciando al Molise solo l’ente regionale. L’altra è che la provincia di Campobasso, accorpi quella di Isernia come era il caso fino al 1970. Ma se questo avviene Regione e Provincia si troverebbero a coprire il medesimo territorio con il rischio di tanti doppioni inutili e costosi. L’unica variazione sarebbe nelle competenze. Un po’ come la Val D’Aosta, che però è una regione a statuto speciale e che rischia allo stesso modo la soppressione della provincia di Aosta.
La soluzione più logica – e l’occasione che si presenta è assolutamente storica e da non perdere- è una terza: fare di Campobasso la sola provincia e (ri)-accorpare la Regione Molise all’Abruzzo, come è stato il caso dal 1861 al 1963, e tornare alla unica regione Abruzzo e Molise o agli Abruzzi. Tanti sarebbero i vantaggi: territorialmente l’Alto Molise, il territorio di Agnone, verrebbe di nuovo a far parte della valle del Trigno e dell’alto Sangro. La fascia costiera molisana, ribattezzata Basso Molise, tornerebbe a far parte della Frentania che si estende lungo la costa adriatica nord-sud e include centri come Lanciano, Ortona, Vasto, San Salvo, Montenero di Bisaccia, Guglionesi, Termoli, Campomarino e Larino. Economicamente il Molise ritroverebbe la sua vocazione di confine dell’Italia centrale e politicamente esprimerebbe figure di maggiore spessore e valore. Tanti i vantaggi per il piccolo Molise da trarre da una situazione di crisi come quella che si è venuta a creare. Sì, sì, sì quindi alla rinascita degli Abruzzi.
Calcoli, supposizioni e grida d’allarme già lanciate da qualche politico locale.
 

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