31/7/2011 ● Libro
San Basso, culto, fede, storia e tradizione nel nuovo libro di Giuseppe Mammarella
San Basso è il santo di Termoli, è il santo dei termolesi, è il santo patrono
del comune adriatico ed è patrono, insieme a Pardo, dell’intera diocesi di
Termoli-Larino. Forse sono queste le sole certezze; forse sono questi i soli
pilastri su cui il culto, la venerazione, la tradizione e il folklore popolare
s’intrecciano per accordare quel misto tra sacro e profano che mette radici non
su dati certi ma sul più nobile dei valori di un cristiano: la fede.
Tra tante incertezze sull’identità e sulla biografia del santo patrono quindi,
si muovono gli studi di sacerdoti, vescovi, scienziati, geologi e chi più ne ha,
più ne metta; studi e documentazioni che si spaziano nel tempo (i primi
addirittura datati fine XVI secolo) e nello spazio (sono teatro di questi studi
Nizza, Ragusa/Dubrovnik, Miami e Oxford, Lucera, Cartagine e Nicea di Bitinia) e
che sono sintetizzati in un nuovo libro, un nuovo progetto dal titolo “San
Basso. Patrono principale di Termoli e Diocesi”, presentato lo scorso 28 luglio
a Termoli, presso la sala cinema Sant’Antonio dinanzi a mons. Gianfranco De
Luca, l’Assessore alla cultura del comune di Termoli, Michele Cocomazzi, mons.
Gabriele Mascilongo, presidente del Capitolo Cattedrale di Larino e don Marcello
Paradiso che ha tenuto alto l’interesse spezzando e raccontando la storia di San
basso.
“San Basso è e resta il santo della nostra città. Le incertezze relative alla
sua biografia non scardinano una fede che si manifesta, giorno per giorno, in
una costante ricerca di Lui”. È certo di questo Michele Cocomazzi cui fanno eco
le parole di ringraziamento di don Gabriele Mascilongo che vedono il testo quale
un minuzioso lavoro di ricerca e studio che, voluto da Mammarella, con il
sostegno e l’appoggio di don Gabriele Morlacchetti, vicario generale di mons.
Gianfranco De Luca, è sintesi di amore, passione e competenza.
Culto, fede e tradizione raccontati attraverso testi, citazioni, studi,
materiale fotografico e documenti storici, in 155 pagine che fanno chiarezza e
sono strumento indispensabile per riscoprire un culto, un’origine, una
tradizione e la vita dell’amato San Basso.
Nel raccogliere il materiale e analizzare le fonti necessarie alla realizzazione
del testo, Giuseppe Mammarella, autore del volume, ha svolto un’immane lavoro e
così, le pagine del testo “San Basso. Patrono principale di Termoli e Diocesi”,
sono abitate da fede e laicità con sinergie perfette. Da citare anche il lavoro
e lo studio di don Marcello Paradiso, il parroco della nostra diocesi nonché
docente di Teologia dogmatica all’Itam di Chieti, ha messo a disposizione le sue
conoscenze e il suo decennale impegno nel rintracciare informazioni sul Santo
Patrono a disposizione della Diocesi contribuendo in modo indiretto alla
composizione del testo stesso.
Al termine dell’incontro, un emozionato autore ha tenuto a ringraziare tutti
facendo trasparire in modo evidente l’amore per il santo patrono Basso e il
desiderio che questo libro possa entrare nelle case e arricchire la conoscenza
della storia di un Patrono che, anche per i partecipanti alla stessa
presentazione, è ancora piena di lacune.
Certezze e supposizioni, fatti e leggende, legate alla sua storia hanno fatto
letteralmente andare a ruba le copie esposte. Il saluto conclusivo di mons. De
Luca ha visto annunciare le prossime iniziative diocesane, a partire da
settembre, con la prevista apertura del museo e archivio diocesano che saranno
allocati presso l’episcopio di Larino e ha visto nuovamente invitare tutti alla
visita dell’esposizione “Maria, la madonna nelle opere d’arte nella diocesi di
Termoli-Larino”.