30/7/2011 ● Cultura
Statua di San Pio da Pietrelcina, entro settembre la decisione sulla sua collocazione
San Nicola di Bari nella chiesa di San Nicola (dall'XI secolo)? Storicamente!
Sant'Antonio di Padova nella chiesa di Sant'Antonio (dal XIX secolo o meglio San
Francesco d'Assisi nella chiesa di San Francesco, dalla fondazione risalente al
XIII secolo)? Beh...
Sant'Antonio Abate nella chiesa detta localmente di "Sant'Antune" (dal XV
secolo)? Ovviamente!
E per le altre chiese di Guglionesi "momentaneamente" chiuse al culto?
San Felice nella chiesa di San Felice! Etc.
Varie situazioni gestionali, ad esempio, si sono registrate nel corso
dell'ultimo ventennio, per le chiese scomparse o distrutte (vedi la bellissima
statua della "Madonna del Viandante" ricollocata a Sant'Antonio di Padova o i
reperti della chiesa dell'Annunziata ricollocati nella chiesa Madre, cioè tutti
elementi cultuali di una certa qualità artistica e culturale, oltre che
cultuale, che hanno necessariamente subito un'aggregazione ad altri monumenti
per ragioni di valorizzazione e tutela storica).
A ribadirne la coerenza cultuale e storica di scelte parrocchiali vincolate al
contesto generazionale della comunità di Guglionesi sono, al di là delle statue
devozionali e processionali, altri riferimenti sacri dentro i citati monumenti
di Guglionesi: dipinti "in tema", a parete o su tela, paramenti (cfr
"Fiera del 2 Agosto" o "di S.
Felice Martire", storia e tradizioni a Guglionesi) e reliquiari (cfr.
"Argenti di Guglionesi",
argenteria e oreficeria dal XVI al XXI secolo).
Ebbene... in merito all'articolo apparso sul blog di Fuoriportaweb, dal titolo "L'arrivo
a Guglionesi della statua di San Pio, sarà collocata nella chiesa dei Cappuccini",
riportando la voce - da me personalmente registrata in loco - sull'onda delle
emozioni da alcuni promotori del gruppo di preghiera di "San Pio" (prima
della santificazione del frate di Pietrelcina... "Padre Pio") alla prima vista
dell'opera dello scultore Mussner, appariva "storicamente" e "ovviamente"
destinata alla "storica" e "ovvia" - ribadisco: dal punto di vista di una coerenza
storico-cultuale! - collocazione della statua di San Pio nella chiesa di
Santa Maria delle Grazie: cfr. le parole testuali dall'articolo citato, "ex
Cappuccini, fondato a Guglionesi dall'ordine francescano dei Frati Minori dei
Cappuccini, dunque la famiglia religiosa di appartenenza di Padre Pio".
Si aggiungano, anche per la chiesa seicentesca degli ex Cappuccini, altre opere
d'arte interessanti, come la tela di San Felice da Cantalice ("in tema" di
frati Cappuccini, cfr. articolo "Guglionesi,
restaurato il dipinto di "San Felice da Cantalice""), e soprattutto la
conservazione della reliquia di San Pio che fin dalla sua donazione si conserva
nell'ex convento dei Cappuccini di Guglionesi.
Il gruppo di preghiera di San Pio, attraverso gentile segnalazione della
Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Guglionesi, mi fa sapere che la
collocazione della statua di San Pio è ancora da decidere (contrariamente alla
conferma apparsa sull'articolo redatto da Fuoriportaweb), destinazione che resta
per ora incerta tra la chiesa di Sant'Antonio di Padova (già San Francesco
d'Assisi ed ex Conventuali), dove dalla sua fondazione il gruppo ha trovato lo
spazio per i momenti di orazione, e la chiesa di Santa Maria delle Grazie (ex
Cappuccini). A tal proposito, per la cronistoria di Guglionesi, va annotato che
in questi anni, fin dal momento della costituzione parrocchiale del relativo
gruppo di preghiera del frate di Pietrelcina (...e in attesa, dunque, della sua
santificazione!), la chiesa di Santa Maria delle Grazie (ex Cappuccini) era in
corso di restauro (nel frattempo sono stati recuperati tutti gli stucchi del
Seicento, in stile con la storia dell'ordine francescano del monumento, cfr.
I Cappuccini
di Guglionesi erano nell'inchiesta innocenziana (1650)), dunque chiuso
al culto e a ogni pratica della comunità parrocchiale per un'azione di
valorizzazione patrimoniale dell'intero complesso conventuale dei "Cappuccini"
(qualcuno non ha dimenticato il finanziamento con le risorse europee sui
progetti inerenti i "percorsi francescani", ossia il restauro della chiesa e
l'adattamento strutturale per la costituzione del polo civico culturale di
Guglionesi intitolato all'illustre professore Corrado Gizzi).
Ma tutto questo, certamente, a San Pio interesserà davvero poco. Perché il respiro della
spiritualità cristiana di un Santo, in fondo, è presente ovunque, al di là
dell'assenza di un'immagine sacra in luogo di culto. Eppure, senza alcuna
intenzione di interferire nelle scelte che arriveranno prossimamente in merito,
tenendo conto delle esigenze parrocchiali di tutti gli assidui frequentatori del
gruppo di preghiera, al devoto e all'accoglienza del pellegrino che pratica il
turismo religioso una qualche coordinata storico-cultuale bisognerà pur fornirla
in modo coerente sia con l'identità di un luogo e sia con la storia di un popolo
che ha circa mille anni.