21/7/2011 ● Cultura
"Maria. La Madonna nelle opere d’arte della Diocesi di Termoli-Larino"
Nell’esposizione culturale “Maria. La Madonna nelle opere d’arte della
Diocesi di Termoli-Larino”, dal 23 luglio al 20 agosto 2011 presso il
palazzo vescovile di Termoli, si possono respirare suggestive atmosfere. Al
visitatore che coglierà il senso della Bellezza nelle opere artistiche diocesane
dedicate a Maria sarà riservata l’opportunità di un’emozione irripetibile.
La volontà e la scelta del Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, sua Ecc.
Mons. Gianfranco De Luca, di aprire alla cultura artistica la dimora del Pastore
della nostra diocesi, per accogliere e per esporre opere d’arte provenienti da
alcune parrocchie diocesane, sono manifestazioni di affetto e di catechesi.
Le opere in visione appartengono alle parrocchie di Bonefro, Colletorto,
Guglionesi, Larino, Lucito, Ripabottoni e Termoli e coprono un arco temporale
che va dal XVI al XVIII secolo. Tra le opere selezionate per l’esposizione
figurano capolavori di botteghe note, come quelle di Teodoro D’Errico
(1544-1618) e di Fabrizio Santafede (1560-1634), ma anche le interessanti
produzioni di artisti molisani, come Paolo Gamba da Ripabottoni (1712-1782) –
allievo di Francesco Solimena –, Francesco Antonio Borzillo da Larino
(1661-1712) e Luca Cesare Iapoce da Campobasso (vissuto a cavallo tra la fine
del XVII e la prima metà del XVIII secolo).
La scelta dei dipinti in esposizione è avvenuta tenendo in considerazione una
duplice esigenza narrativa: da una parte il timone tematico, cioè la pretesa
culturale di raccontare, attraverso pennellate e colori su una tela o su una
tavola, alcuni eventi biblici sulla straordinaria storia di Maria (la Madonna
della purità, l’Annunciazione, la presentazione di Maria al tempio, la Natività,
l’Addolorata, etc.); dall’altra proporre alcune delle opere significative del
territorio diocesano, con l’invito a visitare le parrocchie della Diocesi di
Termoli-Larino, ricche di valenze culturali di ogni genere: dipinti, sculture,
architetture, paramenti e arredi liturgici di varie epoche storiche.
C’è una frase di Henry Miller, spesso citata dal cardinale Gianfranco Ravasi
(presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) nelle sue esplicative
riflessioni inerenti l’arte sacra, che rende efficace l’approccio culturale ad
un’esposizione di opere d’arte e che può suscitare emozioni di una certa
profondità spirituale dinanzi alla Bellezza infinita: “L'arte non insegna
niente, tranne il senso della vita”.
(testo dalla presentazione dell'opuscolo, a cura di Luigi Sorella)