17/6/2011 ● Scuola
Precari offesi dal ministro Brunetta ed illusi dalla ricerca del ruolo
“Siete l’Italia peggiore” ha detto qualche giorno fa il Ministro
Brunetta, rivolto ai precari che tentavano di porgli una domanda. Così, senza
neanche ascoltare cosa avessero da dire.
Poche ore dopo in una trasmissione televisiva invitava i tanti giovani ultra
formati senza lavoro ad andare a scaricare le cassette di frutta ai mercati
generali. E’ davvero singolare l'arroganza con la quale si esprime il Ministro
nei confronti di un popolo di precari e disoccupati a cui il Governo non offre
nessuna risposta ma solo insulti e arroganza. Chi non se ne va, chi studia, chi
lavora, chi lotta per i proprio diritti rappresenta l’Italia che vuole rispetto.
Rispetto che chiedono anche i precari della scuola.
Nella regione Molise gli Uffici scolastici provinciali stanno predisponendo le
graduatorie dalle quali attingere per le nomine annuali e per le ventilate, ma
non ancora sicure, nomine in ruolo. Le decisioni del governo di bloccare per tre
anni le graduatorie e per cinque anni tutte le ipotesi di trasferimento, insieme
ai tagli ed alle riduzioni operati in maniera pesantissima nelle scuole, hanno
comportato la disperata scelta di molti precari, di cambiare provincia nella
quale chiedere di essere inseriti, per tentare di modificare la propria
condizione di lavoro o per cercare lavoro.
Nel Molise 298 precari, provenienti da altre regioni si sono inseriti nelle
graduatorie provinciali. Da una prima comparazione, coloro che dal Molise hanno
deciso di cambiare provincia sono poco meno della metà.
Nella regione sono 2052 le domande presentate da docenti dei diversi ordini di
scuola abilitati ed inseriti pienamente nelle graduatorie ad esaurimento.
MOLISE |
conferma iscrizione IN PROVINCIA |
NUOVE ISCRIZIONI da fuori PROVINCIA |
Campobasso |
1317 |
160 |
isernia |
437 |
138 |
totale |
1754 |
298 |
Nella provincia di Isernia ci sono state nuove iscrizioni, cioè trasferimenti
da altra provincia, per il 31,57%. Un dato incredibile! In tanti hanno creduto
di poter ottenere l’immissione in ruolo trasferendosi in una provincia, quella
d’Isernia, che, invece, sta subendo, in percentuale, i tagli più rilevanti.
Nella loro scelta sono stati abbagliati dal punteggio di coloro che stanno nelle
graduatorie provinciali, inferiore, probabilmente, a quello da loro maturato.
Solo che ad Isernia non ci saranno nomine in ruolo!.
Il dato dei trasferimenti nella provincia di Campobasso (12%) è meno eclatante,
comunque contribuisce a disegnare un quadro nel quale la ricerca del ruolo, in
un contesto di tagli e riduzioni, sta portando a scelte che determineranno
problemi sia personali che nell’organizzazione del servizio scolastico. Battersi
contro i tagli diventa un imperativo irrinunciabile.