30/5/2011 ● Cronaca
Mons. Cosmo Francesco Ruppi torna alla casa del Padre
La Chiesa di Termoli-Larino si associa al dolore che ha colpito la chiesa di
Lecce, insieme al suo vescovo mons. Domenico D'Ambrosio, per la scomparsa di
mons. Cosmo Francesco Ruppi avvenuta il 29 maggio nella sua città natale di
Alberobello.
Ringraziando il Signore per averci fatto dono della sua guida pastorale per otto
anni, a cavallo dei primi anni ’80, mons. Ruppi è soprattutto ricordato per
quando ebbe a invitare Giovanni Paolo II nel 1983. Il ricordo di questa storica
visita è racchiuso nel file in allegato redatto da Lui lo scorso 26 aprile. Fu
una saggia guida, un pastore e un padre per tutta la chiesa diocesana. Il
presule si è spento all’età di 79 anni, nella casa di riposo di Alberobello.
Ruppi fu anche presidente della conferenza episcopale pugliese dal 1999 fino al
2008.
Nacque ad Alberobello il 6 giugno 1932; fu ordinato sacerdote il 18 dicembre
1954 dal vescovo di Conversano Gregorio Falconieri, monsignor Ruppi ha
esercitato per circa tredici anni il ruolo d’insegnante di teologia presso la
Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, presso l’Istituto teologico pugliese
di Molfetta. È stato eletto il 13 maggio 1980 vescovo delle diocesi di Termoli e
Larino e consacrato il 29 giugno 1980 per mano del cardinale Corrado Ursi e
dagli arcivescovi, Guglielmo Motolese e Antonio D’Erchia, ad Alberobello.
Il 7 dicembre 1988, quando il suo nome si unisce a quello della città e della
diocesi di Lecce, venendo eletto arcivescovo metropolita, chiamato a prendere le
redini della chiesa locale, al posto di monsignor Michele Mincuzzi: ha rivestito
questo incarico fino al 16 aprile 2009, quando, a sua volta, viene sostituito da
monsignor Domenico D’Ambrosio, che già era succeduto allo stesso Ruppi nella
diocesi di Termoli-Larino, nel 1989, prima di guidare le diocesi di
Foggia-Bovino e poi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.
Ha presieduto la Conferenza episcopale pugliese dall’8 giugno 1999 al 29 gennaio
2008, succedendo a monsignor Mariano Magrassi. Ha conferito da presidente della
Conferenza dei vescovi pugliese, l’ordinazione episcopale a monsignor Donato
Negro (attualmente arcivescovo di Otranto) e monsignor Marcello Semeraro
(vescovo di Albano e presidente dell’assemblea dei soci reggente le sorti del
quotidiano della Cei Avvenire).
Ruppi ha svolto anche attività giornalistica per l’Osservatore romano.
La sua storia è contrassegnata da molti alti e bassi, come quando il suo nome
venne spesso promosso per importanti incarichi nei dicasteri romani o per
qualche sede cardinalizia del sud Italia. Nel periodo degli sbarchi
dall’Oriente, quando il Salento veniva indicato come terra meritevole del
riconoscimento del Nobel per la Pace, a causa della sua propensione
all’accoglienza, il suo nome venne speso come quello di una personalità
rappresentativa per ricevere tale premio, che, però, prese un’altra direzione.
Con la scomparsa di mons. Ruppi la chiesa del Molise perde un ricordo ancora
vivo nel cuore dei fedeli e la chiesa di Puglia perde una delle figure più
rappresentative, prezioso punto di riferimento anche per la cultura meridionale;
mons. Ruppi fu infaticabile fino all'ultimo, continuando a fornire il suo
contributo di opinionista su quotidiani e riviste, sempre in favore della
crescita socio culturale della regione Puglia. Il ricordo indimenticabile della
visita di Sua Santità Giovanni Paolo ll per cui monsignor Ruppi spese il meglio
delle sue energie, resterà nel cuore dei fedeli della chiesa di Termoli-Larino.