28/5/2011 ● Eventi
Tra le tracce dei benedettini: Iorio invita Papa Benedetto XVI in Molise
Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha inviato una missiva al Sommo Pontefice, Benedetto XVI, per invitarlo in Molise a visitare il sito archeologico di Castel San Vincenzo, che annovera tra i suoi illustri abati Ambrogio Autperto, le cui opere teologiche e letterarie sono state citate in una catechesi dello stesso Papa nel 2009. Il Presidente Iorio ha poi ricordato l'udienza pubblica in Vaticano dello scorso 18 maggio, che ha visto la presenza di numerosi molisani guidati dall'Arcivescovo di Campobasso-Bojano, Monsignor Gian Carlo Maria Bregantini, e ha quindi voluto chiedere al Santo Padre di voler immaginare una visita anche al Santuario della Madonna della Libera di Cercemaggiore.
Questo il testo della missiva:
«Santità,
la Regione Molise da tempo ha avviato un percorso di studio, ricerca e promozione del patrimonio storico, culturale e religioso che le viene dalla presenza benedettina sul suo territorio.
Una presenza antica e che vede la sua massima rappresentazione nella grande Abbazia di San Vincenzo al Volturno e nel messaggio teologico, morale, ma anche culturale e di diritto, che essa ancora oggi lancia con attualità alla civiltà del XXI secolo, attraverso gli scritti dei suoi monaci-studiosi e mediante i resti artistici che caratterizzano il sito che la ospitò.
Lei stesso, Santità, in una udienza pubblica del 22 aprile del 2009, ha sottolineato l'attualità del messaggio di uno degli Abati più illustri di San Vincenzo, Ambrogio Autperto.
In quell'occasione Lei sottolineò che, benché i modi di vivere dell'uomo contemporaneo rispetto alla società di Autperto siano diversi, vale ancora "per il ricco il dovere di combattere contro la cupidigia, contro la voglia di possedere, di apparire, contro il concetto falso di libertà come facoltà di disporre di tutto secondo il proprio arbitrio". E ancora Lei aggiunse: "Quindi Autperto, da prudente pastore d'anime, sa poi dire, alla fine della sua predica penitenziale, una parola di confronto: "Ho parlato non contro gli avidi, ma contro l'avidità, non contro la natura, ma contro il vizio"".
Questo Suo dottrinale richiamo alla figura di Autperto, ci incoraggiò ad andare avanti e a voler sostenere la ricerca e l'approfondimento su questo periodo storico e su quello che significò per il Molise, per l'Italia e per l'Europa dell'alto Medioevo.
Assecondammo e sostenemmo, quindi, tra le altre cose, il progetto di tradurre dal latino medioevale, per renderlo fruibile ad un numero più ampio di studiosi, il "Chronicon Volturnense" del Monaco Giovanni.
Un'opera che racconta, con dovizia di particolari, la storia secolare dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno citando anche il monaco, poi abate, Ambrogio Autperto.
Ne è venuta fuori una nuova pubblicazione di pregio, che è stata mia cura inviarLe, tramite un mio collaboratore.
Conoscendo la Sua attenzione per la spiritualità benedettina, per questo periodo storico, e per la ricerca in generale posta su elementi di razionalità, vorrei formularLe ufficialmente, a nome mio personale, del Governo e del Consiglio regionale e, più in generale, di tutti i molisani, l'invito ufficiale a visitare questa nostra regione e, in particolare modo, i resti del grande complesso monastico di San Vincenzo al Volturno per condividere le atmosfere, i paesaggi e il misticismo che accompagnarono Autperto nella scrittura delle opere che Lei ha voluto studiare, approfondire e ricordare nella sua catechesi.
Una regione che Lei ha conosciuto in passato da eminente Cardinale.
Comprendiamo i Suoi tanti impegni, ma sappiamo anche che nel Suo illuminato Pontificato, pur denso di accadimenti e di appuntamenti internazionali, Lei, Santità, sta meritoriamente trovando gradualmente il tempo per visitare ogni regione italiana.
Il Molise, quindi, La attende. Un'attesa che Le è stata testimoniata anche lo scorso 18 maggio in Piazza San Pietro da un nutrito gruppo di miei corregionali guidati dall'Arcivescovo di Campobasso-Bojano, Monsignor Gian Carlo Maria Bregantini. Questo gruppo, in detta occasione, per tramite di Mons. Bregantini Le chiedeva, tra le altre cose, di visitare il Molise e, specificamente, il Santuario di Santa Maria della Libera di Cercemaggiore che, proprio nel prossimo anno (2012), festeggia il seicentesimo anniversario del ritrovamento di una statua lignea della Vergine che ha dato poi vita ad un bellissimo Monastero omonimo, retto dai Padri Domenicani, che da secoli troneggia in una straordinaria vallata, mantenendo vivo il culto mariano per le migliaia di fedeli che ogni anno lo visitano.
Come vede, Santità, il mondo Istituzionale, quello religioso, ma soprattutto i singoli cittadini del Molise, La aspettano con trepidazione.
La Sua visita a questi due luoghi darebbe un'immensa gioia alla mia regione e Le permetterebbe di sottolineare, nuovamente, il richiamo ancora molto attuale di quell'Ambrogio Autperto che Lei definì "il più grande mariologo in Occidente" e che proprio in terra di Molise ha avuto incarichi importanti all'interno dell'Ordine Benedettino, non mancando di dare alla letteratura mondiale opere tanto importanti da meritare una Sua autorevole citazione ed essere poste ad esempio per la Chiesa Universale del Terzo Millennio.
Ovviamente, ove Lei immaginasse di accontentare i molisani in questa richiesta, sarà nostra cura fornire ogni ulteriore approfondimento di carattere documentale e storico-letterario dei luoghi citati o di altri che alla Sua Santità potrebbero interessare.
Nell'accludere alla presente un'altra copia del "Chronicon Volturnense", e nello sperare in una Sua attenzione per questo invito che mio tramite Le viene evidentemente da ogni molisano, Le porgo i più deferenti e ossequiosi saluti.
Sen. Michele Iorio, Presidente della Regione Molise»