25/5/2011 ● Politica
GNC replica a CPG: "grazie all'analisi di "Guglionesi nel cuore", si apre il dibattito!"
Nella nota di “CPG”, a nostro parere, volutamente, non è stato colto il vero
problema posto nell’analisi del voto di “Guglionesi nel cuore” che è: per
assicurare a Guglionesi almeno un eletto in seno al Consiglio provinciale
occorre che si candidino solo quelli scelti e sostenuti da un gruppo politico
e/o amministrativo coeso ed omogeneo.
Le candidature di Gianfranco Del Peschio e di Jmmi Rossi, decollate in una
riunione in cui erano presenti entrambi, avevano la caratura per potere evitare
la presentazione di altri candidati, proprio perché, si pensava, appartenenti a
due gruppi omogenei.
Così non è stato! Mentre, infatti, il nostro gruppo che ha candidato Del Peschio
ha evitato altre candidature non solo al proprio interno ma anche fra gli amici
e simpatizzanti, il gruppo che avrebbe dovuto sostenere Rossi ha visto nascere
altre due candidature (il candidato dell’IDV, per l’appartenenza politica di
centro-sinistra non viene preso in considerazione). Naturalmente diamo per
scontato che il gruppo consiliare Costruire per Guglionesi (CPG) era appunto
unito nel sostenere Jmmi Rossi, almeno nei mesi in cui le candidature venivano
valutate.
Purtroppo, visti il tono e gli argomenti della nota di “CPG”, ci viene da
pensare che tale gruppo non conosceva i retroscena delle candidature iniziali
oppure non è un gruppo omogeneo. Ecco che allora sono credibili le voci o le
dichiarazioni di “consiglieri, anche autorevoli, per niente coinvolti”.
Se tutti i candidati (almeno quelli di centrodestra) avessero espresso
responsabilmente la propria partecipazione alle ultime elezioni, un nostro
concittadino, oggi, sarebbe consigliere provinciale.
E in questa ottica che vanno considerate le candidature di Petacciato,
Campomarino e San Martino in Pensilis. Fra l’altro facciamo notare che, in prima
battuta, Campomarino non ha eletto alcun consigliere.
Proprio perché riteniamo importante il concetto che abbiamo voluto rimarcare,
solo a questo punto entriamo nel discorso sulle percentuali e sul risultato di
Del Peschio e del nostro gruppo che lo ha sostenuto. Va fatta una premessa
importante: per il confronto con altre elezioni, specialmente quelle non
omogenee (provinciali e comunali), bisogna riferirsi alle percentuali essendo il
corpo elettorale molto diverso.
Del Peschio ha ottenuto un ottimo risultato a Guglionesi dove ha preso il 28,44%
( e non il 26 come sostiene CPG); fra i circa 270 candidati del centro destra si
è classificato dodicesimo precedendo ben sei di quelli eletti in numero di voti
e ben quattro eletti in termini di percentuale.
Del Peschio, sempre a Guglionesi, all’interno del centro destra ha preso il
49,89%. Gli altri di Guglionesi e di centro destra hanno raggiunto: ADC e PDL il
38,21%; D’Agata l’ 1,34%; i voti andati a candidati di centro destra degli altri
comuni del Collegio sono 177 con una percentuale del 10,56%. Anche a volere
considerare di centro destra i voti presi dal candidato di Campopiano (114 con
il 4.36%), contro il 49,89% di Del Peschio si ha per gli altri la percentuale
del 42, 57%.
A fronte di un dato nostro praticamente del 50%, certo e inequivocabile, il dato
che in maniera arbitraria il gruppo CPG asserisce proprio è molto simile ad un
misto fritto più che a un dato reale che mira a celare una sonora sconfitta
dietro teoremi matematici poco difendibili.
Per meglio chiarire queste nostre tesi invitiamo i nostri interlocutori ad
intervenire al pubblico dibattito indetto da noi per venerdì 27 alle ore 19 a
Castellara.