2/3/2007 ● Politica
La proposta di riforma del “guglionesano” D’Alimonte
Tra le varie proposte di riforma della legge elettorale si discute tanto della “proposta D’Alimonte”. Professore straordinario, Roberto D’Alimonte insegna Sistema Politico Italiano nel Corso di laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Firenze ed è stato visiting professor nelle Università di Yale e di Stanford, nonché membro del comitato scientifico di ITANES. “Gli interessi di ricerca vertono prevalentemente sulla teoria democratica, elezioni e sistemi elettorali” [dal sito web: www.unifi.it]. Il prof. Roberto D’Alimonte è di origini (materne) guglionesane e ama trascorrere il suo riposo nella cittadina di Guglionesi (suo nonno, Ernesto Somma fu Sindaco di Guglionesi ed inaugurò l’edificio scolastico di Piazza Indipendenza negli anni Trenta dello scorso secolo). La stampa nazionale puntualmente cita la proposta del prof. D’Alimonte, ogni volta che si accende la discussione sulla riforma della legge elettorale. “Ma una convergenza è possibile su due ipotesi: o modifiche a partire dalla bozza del professore D'Alimonte (premio di maggioranza su base nazionale anche al Senato; inclusione della Val d'Aosta nel premio di maggioranza; divieto di candidature multiple; abbassamento a 18 dell'età del voto anche per il Senato). Oppure l'adozione di un sistema elettorale con l'indicazione del candidato premier sulla falsa riga della legge regionale o di quella del sindaco.” ["Napolitano: "Legge elettorale occasione per il dialogo"", in www.repubblica.it] – “Tre i modelli in lizza: il doppio turno francese che vede favorevoli Ds, Amato e i prodiani della Margherita, il proporzionale tedesco sostenuto da Udc, Prc, D'Alema e Lega) e il modello elaborato dal professor Roberto D'Alimonte gradito a Forza Italia. Alcuni puntano a un modello tedesco «italianizzato», con lo sbarramento al 5 per cento. Sistema, però, che non accontenta tutti.” ["Nuova legge elettorale: le proposte in campo", in www.ilsole24ore.com] – “Ci sono le condizioni per arrivare alla Convenzione? In settimana Forza Italia incontrerà i comitati per il referendum e (giovedì) il ministro Chiti per «verificare se esistono anzitutto le condizioni per un accordo ampio sulla base dell’ipotesi di correggere e migliorare la legge elettorale», recita un comunicato del coordinatore Sandro Bondi. Nella nota c’è una timida apertura alla proposta di riforma del politologo Roberto D’Alimonte, nonostante essa preveda l’eliminazione delle candidature plurime. Ma se resta sul tavolo la disponibilità di An e l’entusiastica adesione del dc Gianfranco Rotondi, la Lega è fredda e il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, contrariato. Perché «la Convenzione si presta a usi strumentali» e «la strada maestra è il confronto aperto in Parlamento».” ["Legge elettorale: D’Alema prova a salvare la proposta Amato", in www.ilgiornale.it] – “Ci sarebbe quella sorta di mediazione del tutto che va sotto il nome di proposta D'Alimonte. Poche modifiche alla legge attuale tra cui premio di maggioranza su base nazionale anche al Senato, divieto di candidature multiple, abbassamento a 18 anni dell'età del voto anche per il Senato. "La proposta D'Alimonte - risponde il prof. Giovanni Sartori - suggerisce sei modifiche al sistema elettorale vigente dichiarate realistiche e minimaliste. Però mica tanto. Per esempio, l'abbassamento dell'età del voto per il Senato richiede una riforma costituzionale. Ma soprattutto D'Alimonte affronta solo marginalmente il problema di ridurre drasticamente la frammentazione, e quindi il problema della eterogeneità di coalizioni di governo ingovernabili. È, mi sembra, un insieme di troppe riformine per troppo poco".” ["Pasticcio elettorale", in http://espresso.repubblica.it]