14/4/2011 ● Scuola
Dopo i tagli di 158 docenti ecco la riduzione di 133 ATA, avanza modello di scuola badante
In questi giorni sono stati definiti gli organici del personale ATA ed il
MIUR prosegue nell’applicazione della legge 133/08 che ha ridotto in tre anni di
ben 142.000 unità il personale della scuola. Per il prossimo anno scolastico si
taglieranno i posti di 19.699 docenti e di 14.166 ATA. Oltre 1100 posti di
lavoro persi nella nostra regione in tre anni! Il tutto nell’indifferenza e nel
silenzio dei decisori politici.
Ai 158 docenti in meno nelle scuole molisane occorrerà, per il prossimo anno
scolastico, sottrarre altri 133 posti tra direttori dei servizi, assistenti
amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Non si rispettano le scelte delle
famiglie sull’orario richiesto per i propri figli; si faranno classi numerose in
barba alle norme sulla sicurezza; ci saranno pluriclassi oltre il limite
previsto dalla stessa norma ( un esempio su tutti: a Monteroduni ci saranno
pluriclassi con 19 alunni, mentre la norma ne prevede massimo 18); si azzererà
sia il tempo prolungato nelle scuole secondarie di primo grado sia la
compresenza nella scuola primaria; è stato negato il tempo pieno alle scuole che
lo hanno richiesto; i docenti che hanno partecipato a brevi corsi di formazione
saranno “costretti” ad insegnare l’inglese a causa della drastica riduzione dei
docenti specializzati. Gli studenti delle scuole superiori avranno una notevole
riduzione degli insegnamenti disciplinari, in pratica delle materie
dell’indirizzo di studio a cui si sono iscritti. Non ci saranno insegnanti per
le supplenze, per le attività laboratoriali, per dare anche ai più deboli le
adeguate opportunità.
La riduzione del personale ATA comporterà gravi conseguenze sulla funzionalità
dei servizi. Ormai le segreterie sono al collasso; il ridimensionamento degli
assistenti amministrativi sta compromettendo la possibilità di rispettare i
compiti previsti. La diminuzione degli assistenti tecnici determina
l’impossibilità di utilizzare i laboratori informatici. La contrazione dei
collaboratori scolastici genera problemi seri sulla vigilanza e sulla pulizia
degli spazi. In molti plessi l’unico collaboratore scolastico dovrà tener aperta
la struttura dalle 7,30 alle 16,30 con un’evidente violazione di tutte le norme
contrattuali. Mentre il lavoro degli Ata diventa sempre più complesso si è
deciso di ridurre questo personale al lumicino.
E’ il modello di scuola pubblica badante voluto dal governo. Tagliare risorse,
personale e tempo alle scuole pubbliche sta compromettendo il diritto
costituzionale all’istruzione. Anche per rilanciare l’iniziativa sindacale su
questi temi, e battersi per una scuola pubblica di qualità, la CGIL invita a
scioperare il 6 maggio.