7/4/2011 ● Politica
Politica idrica, firmato documento d'intenti per azioni coordinate e sostenibili
Firmato oggi a Roma, nelle sede di rappresentanza della Regione Molise, tra le Regioni Abruzzo, Lazio, Molise, Calabria, Campania e Puglia il "Documento comune d'intenti finalizzato ad un governo coordinato e sostenibile della risorsa idrica afferente il Distretto idrografico dell'Appennino meridionale".
L'intesa tra le Regioni - messa a punto dopo un lungo lavoro di confronto tra i diversi soggetti interessati dalla dottoressa Vera Corbelli, Segretario dell'Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno, con funzioni di coordinatrice del Distretto dell'Appennino Meridionale- è finalizzata, in particolare, all'attuazione di una strategia comune per il governo della risorsa idrica che assicuri gli usi legittimi (potabili, irrigui e industriali) e tuteli gli ecosistemi nell'ottica della sostenibilità.
«Questo documento - ha detto la dottoressa Corbelli - rappresenta il primo passo per l'attuazione del Piano di gestione acque del Distretto dell'Appennino Meridionale realizzato d'intesa tra le Regioni e l'Autorità di Bacino, ed adottato in sede di Comitato istituzionale costituito dai Ministeri dell'Ambiente, delle Infrastrutture, delle Politiche agricole, dei Beni ambientali e culturali, dal Dipartimento della Protezione civile nazionale e dalle Regioni ricadenti nello stesso Distretto».
«L'Accordo interistituzionale e interregionale che oggi sigliamo - ha detto il Presidente Iorio - consente l'attuazione di una nuova politica delle gestione delle risorse idriche che si inserisce pienamente in una logica federalistica relativa ad un territorio ben definito. Non solo, con il Piano che andremo a realizzare, il Mezzogiorno aprirà le porte ad una visione complessiva del governo della risorsa acqua, di respiro Mediterraneo».
«Con questa intesa - ha concluso Iorio - ci inseriamo nel Piano per il SUD individuando specifici progetti che intendiamo realizzare di interesse regionale e sovra regionale. Progetti di cui abbiamo già discusso con il Ministro Fitto».
In particolare, con il documento firmato oggi le Regioni "concordano sull'opportunità di pianificare l'utilizzo della risorsa idrica esistente e dei trasferimenti al fine di assicurare il superamento del deficit di approvvigionamento". Non solo, le stesse Regioni convengono anche "sull'urgenza di costruire uno strumento tecnico informatizzato comune per la conoscenza della circolazione idrica sotterranea e delle funzioni degli invasi, delle portate superficiali disponibili in relazione agli andamenti stagionali e ciclici e in relazione agli usi attuali e futuri".
"Le Regioni, infine, - si legge ancora nel documento - concordano sulla necessità di addivenire ad uno strumento unico di regolamentazione dei trasferimenti idrici, quale l'Accordo di Programma, che rappresenta un dispositivo istituzionale di grande forza innovatrice ponendo, alla base della politica idrica dell'Italia meridionale, lo strumento della concentrazione ed unitarietà tra istituzioni regionali".