23/3/2011 ● Ambiente
Nube radioattiva di Fukushima sull’Italia, ministro Fazio: "alcun effetto sulla salute"
"Attesi anche sull'Italia" tra i giorni 23 e 24 marzo, gli effetti della
nube radioattiva che si è sprigionata dalla centrale nucleare di Fukushima, dopo
il violento terremoto le conseguenze del disastroso tzunami. "Ma al momento
non si rilevano assolutamente rischi per la popolazione", a sostenerlo è il
responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra,
Giancarlo Torri. Infatti, in Italia a monitorare la nube radioattiva di
Fukushima "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della
radioattività, una rete che e' sempre e comunque attiva su tutte le regioni
italiane".
Benché il picco del transito in Italia è previsto tra i giorni 23 e 24 marzo, i
rilievi sugli incrementi di radioattività sull'Italia e sull'Europa dovrebbero
rimanere sotto la soglia dell'allerta. “L’eventuale arrivo in Italia di
correnti d’aria provenienti dal Giappone - spiega il ministro della Salute
Ferruccio Fazio - non presenta alcun rischio per la salute. Se anche le
correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti
dalla centrale di Fukushima si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali,
estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti
sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute.
Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di
radioattività naturale”.
“Il valore della nube – conferma Torri – dipende da quanto materiale
radioattivo è uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione è
influenzato. La dose attesa dovrebbe essere tra mille e 10mila volte meno di
quella che arrivò dopo Chernobyl. Ci aspettiamo valori da 100 a 1.000
milionesimi di baquerel per metro cubo di aria”.