Guglionesi – Campobasso 1919 0–0 | Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Mettiamola così: il Guglionesi aveva a disposizione la palla del set (contro una diretta concorrente in classifica che ha gli stessi obiettivi stagionali: solo play-off?) e... la poteva giocare con maggiore profitto. Partita estremamente tattica, giocata per bene da entrambe le compagini nella zona mediana, povera di emozioni per quanto riguarda le occasioni nitide sotto rete. Solo i due legni (nel primo tempo al 30’ con il neroverde Di Blasio e al 93’ con il rossoblù Silvestri) hanno lasciato una nota sul tabellino della cronaca, per il resto.... Un sostanziale equilibrio del primo tempo, anche se probabilmente l’arbitro Cordeschi di Isernia non vede (o riterrà involontario?) un fallo di mano in area della retroguardia dei “lupi” e dunque la mancata assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra di Cardamone. Nella ripresa sale di tono la pressione dei neroverdi, bravi a macinare gioco, meno nel concretizzare l’immensa mole di lavoro. Lomonaco è tenuto bene a guardia, mentre De Filippis è stato più volte segnalato in fuorigioco dall’assistente dell’arbitro, nonostante le proteste del pubblico, a volte ingiustificate ed esagerate nel linguaggio (per una “semplice partita di calcio”: non è un esempio educativo per i tanti bambini presenti allo stadio!). A proposito ...sul “senso di una partita di calcio”: prima della gara c’è stato il minuto di silenzio per ricordare l’ispettore di Polizia, Filippo Raciti, rimasto vittima degli assurdi incidenti nel dopo gara tra il Catania e il Palermo.