8/3/2011 ● Cultura
Donna, arte e fede
Gli affreschi nella cripta della chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi risalgono al
tardo Cinquecento e rappresentano scene ed episodi del “Vecchio Testamento”. Nella
cappella dedicata al santo Patrono di Guglionesi, Sant’Adamo
abate benedettino, sull’ampia volta a crociera nel 1587 un pittore manierista –
probabilmente di scuola romana - affresca varie scene della Genesi.
Il ciclo pittorico della Genesi si apre con la “Creazione di Eva”, in un
manierismo michelangiolesco – in riferimento alla cappella sistina in Roma,
Michelangelo Buonarroti dipinse la scena intorno al 1511 –, cioè con la nascita
del genere femminile da una costola del primo uomo creato, Adamo.
La composizione della scena pittorica della cappella di Sant’Adamo a Guglionesi
riproduce – perciò si riporta nella storia dell’arte la definizione di
“Manierismo”, cioè “alla maniera di…” un grande artista – le stesse posizioni
delle figure (da sinistra, Adamo, Eva e Dio Padre Creatore) nella “cappella
sistina” in Roma. A Guglionesi suggestiva l’interpretazione del sole
all’orizzonte, evidente allusione agli albori della vita.
Guglionesi, dunque, vanta una delle rare immagini affrescate della storia
dell’arte molisana che rimanda alla “creazione” della donna nella visione biblica, probabilmente unica
nell’esplosione manieristica del Cinquecento che investe culturalmente anche il
Molise.
Non solo. Nella storia dell’arte molisana Guglionesi offre un ricco itinerario
artistico nell’immagine “sacra” della donna tra il XIV e il XVIII secolo, con riferimento alla donna in
quanto “madonna” (titolo d'onore che anticamente si dava alle donne), cioè di
Colei che è pronta ad accogliere la vita: “Eccomi sono la serva del Signore!”.
Così, oltre alla “Creazione di Eva”, possiamo ammirare, in un viaggio tra
i monumenti del borgo antico di Guglionesi, varie opere d’arte di una concreta
valenza culturale: la Donna bambina (“Sant’Anna e Maria”, olio su tavola,
autore ignoto [riferimenti alla bottega di Paolo Gamba], metà XVIII secolo,
chiesa di Santa Maria delle Grazie); la Donna senza peccato (“Immacolata
Concezione”, scultura in legno policromo, Domenico Antonio Lupo, 1734,
chiesa di Sant’Antonio di Padova); la Donna serva del Signore (“Annunciazione”,
olio su tela, autore ignoto, XVIII secolo, chiesa collegiata di Santa Maria
Maggiore); la Donna madre di Dio (“Madonna con Bambino”, scultura in
legno policromo, autore ignoto, XIV-XV secolo, chiesa collegiata di Santa Maria
Maggiore); la Donna delle grazie (“Madonna con bambino tra i santi Sebastiano
e Rocco", trittico dipinto su tavola, Michele Greco da Valona, 1505, chiesa
collegiata di Santa Maria Maggiore); la Donna addolorata (“Addolorata”,
olio su tela, Francesco Antonio Borzillo, 1706-1708, chiesa di San Nicola di
Bari); la Donna dormiente (“Assunzione”, olio su tavola, bottega di Marco
Pino da Siena, 1572, chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore).
La "Creazione di Eva", cappella di Sant'Adamo in Guglionesi (1587, autore ignoto)
La "Creazione di Eva", cappella sistina in Roma (1511, Michelangelo Buonarroti)