30/12/2010 ● Politica
IDV Guglionesi: "vorremmo che..." un "Cantiere per G.U.G.L.I.O.N.E.S.I.”
Guglionesi fosse una comunità più solidale, in cui concedere un alloggio
decente a chi ne è privo e non possa permetterselo non si traduca nella
concessione di un angusto locale destinato ad altri usi e in cui la politica sia
vissuta come servizio alla verità, a garanzia dei gruppi sociali meno favoriti.
Una comunità riscoprisse le ragioni di legami più forti e duraturi maturati nel
tempo, operando una ricomposizione del tessuto sociale e concedendo un maggiore
spazio alle forze presenti sul territorio, ai movimenti, ai centri culturali,
alle associazioni e ai mondi vitali; vorremmo, insomma, che la politica
smettesse di operare in maniera autoreferenziale.
Gli immigrati, oltre che accolti, fossero posti nella condizione di integrarsi
in una comunità che nel passato ha sempre dimostrato attenzione a quanti
versassero in una situazione di disagio sociale.
L’ambiente fosse tutelato e non svenduto, barattato e mercificato perché, se
incontaminato, produce di per sé ricchezza nel tempo, quindi preservarlo è
dovere di tutti, nessuno escluso.
Il centro storico non fosse condannato al declino irreversibile cui è destinato
a causa delle politiche illusorie e dei miracolistici finanziamenti, che sviano
il problema della sua rivitalizzazione che abbisogna, invece, di un disegno
organico e strategico negli anni.
Ogni guglionesano fornisse un contributo maggiore alla propria comunità,
ciascuno secondo il proprio ruolo, e non solo quando si è sotto i riflettori: va
riscoperto il volontariato nell’impegno politico quale dono gratuito senza
attendere una qualsiasi ricompensa, se non nella misura della gratificazione che
si riceve per l’impegno e l’apporto che si è stato in grado di fornire.
Non si assistesse passivamente al declino dell’agricoltura, al suo danno di
immagine causato dai pericolosi sversamenti fraudolenti operati recentemente sui
nostri terreni agricoli, alla chiusura delle nostre industrie agroalimentari
senza che vi sia alcuna reazione da parte di una politica molto compiacente nei
confronti dei responsabili delle crisi aziendali; al contrario, vorremmo che si
puntasse alla realizzazione di un distretto agroindustriale in grado di
rivitalizzare l’economia locale.
Essere guglionesani fornisse uno stimolo verso un rinnovato orgoglio per
l’appartenenza ad una comunità che sia in grado di riscoprire proprio nei valori
della civiltà contadina la strada da percorrere per il futuro: intensi rapporti
umani, forte senso dell'etica e dei valori, ferrea volontà per il conseguimento
degli obiettivi preposti adoperando passione, coraggio, serietà e impegno,
seminare per consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore: questi sono
gli obiettivi che si prepone una società che possa ritenersi sana, questi i
valori di una società che, altrimenti, andrà incontro ad un’inevitabile
decadenza.
Si potesse sperare in un anno migliore, non tanto perché quello in corso è stato
disastroso, quanto per conseguire la certezza che ognuno di noi può contribuire
a renderlo tale; citando Kennedy, “non dobbiamo chiederci cosa lo Stato possa
fare per noi, ma cosa noi possiamo fare per lo Stato”.
I giovani tornassero al centro di una politica che non sia sorda alle loro
attese, che ci si occupasse di loro non solo per le problematicità che
manifestano, ma soprattutto per il contributo fattivo che possono dare ad una
comunità capace di guardare al futuro.
L’IdV, quale forza politica dalla parte dei cittadini, intende dar vita ad un
“Cantiere per G.U.G.L.I.O.N.E.S.I.” chiamando a cooperare quanti, impegnati
quotidianamente nelle responsabilità civili, associative, culturali e politiche,
accettassero di farne parte per costruire assieme le fondamenta di un progetto
per il futuro, attraverso una lettura attenta della realtà locale e la scelta di
linee prioritarie di intervento nei diversi settori vitali del territorio.
Il Coordinamento cittadino IdV Guglionesi.