15/12/2010 ● Politica
Rossi (PDL): "vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi"
Di fronte alle reazioni decisamente scomposte alla lettera degli iscritti al
PdL di Guglionesi da parte del Vicesindaco ed a seguire del Sindaco ed essendo
stato direttamente chiamato in causa dal Vicesindaco, devo pubblicamente
confessare che ne condivido integralmente il contenuto essendo tra i coautori
della stessa.
Sorprende che si polemizzi unicamente sul preteso anonimato dei firmatari e si
reagisca scandalizzati, quasi si trattasse di delitto di lesa maestà, ai pochi
passaggi in cui si esprimono dubbi sulla tanto sbandierata quanto generica
appartenenza al centro-destra, evitando, invece, di entrare nel merito delle
contestazioni, queste si corpose, all’azione amministrativa portata avanti fino
ad oggi.
Una volta archiviate le strategie pre-elettorali, i cui esiti non posso negare
di non aver condiviso, e definito l’assetto politico del Comune in conformità al
responso delle urne, un’amministrazione va giudicata non sulle appartenenze ma
sugli atti, sulle decisioni e sui comportamenti gestionali, secondo la regola
d’oro della “politica del fare” che deve contraddistinguere il centro-destra.
I fatti, infatti, non seguono le opposte tifoserie ma si impongono in maniera
evidente, quasi testarda, alla valutazione dei cittadini.
E’ su questa base che gli iscritti al PdL, ad oltre due anni dal voto, hanno
fondato la propria valutazione ampiamente negativa all’attività fin qui svolta,
motivando tale giudizio con riferimenti precisi e con l’intenzione di sfidare
quel che resta della maggioranza a confrontarsi sulle cose piuttosto che sul
grado di appartenenza all’area di centro-destra, peraltro alquanto dubbia in
assenza di chiara militanza nei partiti di tale area politica.
Invece di raccogliere la sfida, il Sindaco e Vicesindaco accusano gli iscritti
al PdL, che posso assicurare vivono a Guglionesi ed i cui nomi, oltre il mio,
possono essere richiesti al partito, di “intelligenza con il nemico”,
utilizzando la loro gridata professione di fede nel centro-destra come alibi per
evitare di dare ragione delle politiche fin qui seguite, che riteniamo
complessivamente dannose alla causa del centro-destra guglionesano.
Così per la seconda volta sono chiamato in ragione della mia appartenenza
politica a giustificare prese di posizione critiche nei confronti della
maggioranza, che peraltro, come giustamente evidenziato dall’amico consigliere
Pollice, è figlia di una lista costituita anche con persone provenienti dal
centro-sinistra. Era già accaduto con la polemica sull’eolico selvaggio, nella
quale la maggioranza, di fronte all’invito ad una maggior tutela di un
territorio che è di tutti e che ognuno dovrebbe impegnarsi a preservare per le
nostre future generazioni, si richiamava alla normativa regionale di
centro-destra, che in quanto tale avrei dovuto conoscere, per giustificare la
propria impossibilità di intervenire, probabilmente perché ritenuta
immodificabile (!!!) come se si trattasse di norme paragonabili alle bibliche
“Tavole della Legge”.
Non ho mai inteso la mia risaputa militanza nel centro-destra, quale iscritto a
Forza Italia sin dal 1995, candidato forzista alle elezioni provinciali di
quell’anno, membro del coordinamento provinciale dello stesso partito a Torino e
responsabile della comunicazione, delegato al congresso di fondazione del PdL ed
oggi membro del coordinamento provinciale PdL di Campobasso, come recinto in cui
rinchiudermi ma come patrimonio di valori, ideali e soluzioni programmatiche
proprie della tradizione politica del moderatismo italiano, con le quali
confrontarmi con chiunque abbia a cuore il bene comune.
Per questi motivi non avrò alcuna problema nel difendere le considerazioni
espresse nella lettera dinanzi agli organi superiori di partito, che potranno
valutare la bontà delle ragioni degli iscritti di Guglionesi.
Caro Vicesindaco Lucarelli, quella firma non denotava mancanza di coraggio ma
rispetto per un partito che non ha ancora completato la costituzione degli
organi di livello comunale e che sta faticosamente tentando di radicarsi a
livello territoriale. Peraltro le uniche iniziative di stimolo al radicamento
del PdL nella nostra cittadina sono state organizzate dal sottoscritto e dagli
altri “poco coraggiosi” iscritti, con tutti i limiti e le difficoltà del caso,
mentre non mi risultano contributi in tal senso dalla tua maggioranza, a meno
che non si voglia ritenere per tale una costituita o forse ancora costituenda
associazione politico culturale, le cui finalità non sono ben chiare.
Quanto all’articolo disgustoso del nostro primo cittadino, lo stesso non merita
alcuna risposta essendo evidentemente lo sfogo di una persona in difficoltà per
l’assottigliarsi della sua maggioranza e per l’evidente disagio di qualche altro
componente della stessa.
Posso solo invitare il Sindaco a gestire meglio le tensioni, inevitabili nel suo
ruolo, e ad avere più rispetto per le posizioni di tutti, sia di maggioranza che
di minoranza, di centro-destra o di centro-sinistra, passando dall’insulto
all’ascolto che è atteggiamento più consono a chi ricopre un tale incarico.
Spero che l’aver additato come dissidenti i tre consiglieri di centro-destra
fuoriusciti dalla maggioranza, con una terminologia cara a regimi tristemente
noti ed ormai defunti, sia stato solo uno spiacevole scivolone.
Nell’accogliere la disponibilità al confronto pubblico sui temi sollevati con la
lettera, che potrebbe per primo riguardare il piano regolatore generale sul
quale verificare gli indirizzi politici di centro-destra, non posso che
concludere queste mie riflessioni con la richiesta che una parte
dell’adeguamento dell’indennità di carica degli amministratori sia liberamente
destinato a finanziare una sede politica, a scelta tra i partiti di
centro-destra.
In ultimo vorrei raccogliere gli inviti pervenuti da più parti a confrontarsi e
dialogare per il bene della nostra città, assicurando tutti che la militanza nei
partiti non è di ostacolo ad un percorso virtuoso di selezione di una classe
dirigente all’altezza delle riforme di sistema che ci attendono, in uno sforzo
di onestà intellettuale che riconosca che è un problema comune, al quale non è
certo immune il centro-sinistra, pesantemente sconfitto nelle ultime votazioni e
che dovrebbe evitare di idealizzare una stagione chiaramente condannata
dall’elettorato.
Avvicinandosi il periodo delle festività, approfitto dell’occasione per augurare
ai cittadini di Guglionesi un sereno e Santo Natale, nella speranza che l’anno
nuovo possa affrettare quel cambiamento al quale non mancherò di dare il mio
fattivo contributo.