4/12/2010 ● Cultura
"Rinascimento in Molise", in evidenza il patrimonio storico-artistico di Guglionesi
Con la presentazione del libro “Rinascimento in Molise” edito da
Palladino Editore in Campobasso è stata inaugurata la mostra didattica “Il
Molise e il “Rinascimento Adriatico”. Michele Greco da Valona”. La mostra,
visitabile dal 1° al 9 dicembre 2010 presso la sala delle presentazioni di
Palladino Editore, riproduce in scala 1:1 varie opere di Michele Greco da Valona,
il pittore dalmata che nel 1505 firma 3 opere a Guglionesi ed una a Vasto. Resta
incerta l’attribuzione di una quarta opera conservata a Guglionesi, datata al
1508, sulla quale qualche studioso pone dubbi sulla mano di Michele Greco da
Valona.
Il libro “Rinascimento in Molise” (euro 8,00, in formato tascabile 15 x
15 cm e con immagini a colori) raccoglie i contributi culturali di Daniele
Ferrara, Dora Catalano e Fioravante Vignone. “Si tratta di un primo
straordinario contributo – ha sottolineato Vincenzo Lombardi durante la
presentazione – che restituisce alla conoscenza oscura della cultura nel
Molise varie argomentazioni di notevole valenza, e questo è merito di un editore
e della famiglia Palladino che ha finanziato la valorizzazione culturale del
tema “Rinascimento in Molise””.
Alla presentazione del libro il soprintendente Daniele Ferrara ha voluto
ribadire, dopo averne sottolineato in altre occasioni la problematica, che nel
Molise bisogna “sviluppare una rete di comunicazione efficiente, perché –
ha ricordato il dott. Ferrara – l’estate scorsa a Guglionesi c’è stata una
interessantissima mostra dal titolo “Argenti di Guglionesi”, con la esposizione
di un ricco patrimonio storico-culturale, ma purtroppo ho verificato
personalmente in merito l’assenza di segnalazioni storico-turistiche in vari
punti informativi della nostra regione”.
“Da Guglionesani ci sentiamo emozionati – ha dichiarato Luigi Sorella,
intervenuto sul tema “Dall’arte alla storia” durante la presentazione –
vedendo una sala delle presentazioni della casa editrice Palladino invasa dalle riproduzione di opere culturali di Guglionesi. Credo sia uno stato d’animo
condiviso anche dal sindaco di Guglionesi Bartolomeo Antonacci, dal vice sindaco
Antonio Lucarelli e dal presidente del consiglio comunale di Guglionesi, il
dott. Angelo Costantino, che vedo seduti in prima fila a questa presentazione.
Finalmente, anche grazie alla sensibilità e alla competenza del dott. Ferrara,
c’è un notevole fermento culturale che scopre nel “Rinascimento in Molise”, e
dunque nel contesto del movimento adriatico, un ruolo di primo piano, e direi
strategico, del patrimonio storico-artistico di Guglionesi. Tra le varie figure
dipinte da Michele Greco nelle sue opere, in gran parte commissionate e
finanziate nel 1505 dalla confraternita di Sant’Adamo Abate, c’è un personaggio
che appartiene alla storia non solo di Guglionesi: Sant’Adamo Abate, appunto il
patrono di Guglionesi. Si tratta, probabilmente, dell'abate benedettino che nel
1059, in occasione del concilio di Melfi e alla presenza del papa Niccolo II e
dei principi normanni, in un’epoca che vede la dominazione geo-politica dei
nostri territori transitare dai Longobardi ai Normanni, rivendicò l’autonomia
della propria abbazia di Tremiti nei confronti dell’abbazia di Montecassino:
“surrexit abbas Adam” riporta il documento dell'antico codice diplomatico dell'abbazia di
Santa Maria delle isole Tremiti. Cioè, si arrabbiò e insorse l’abate “Adam” nei
confronti delle rivendicazioni pretestuose del cenobio di Montecassino, del quale alla guida c’è l'abate Desiderio, poi eletto al soglio pontificio con il nome di
Vittore III. Il successo diplomatico dell’abate “Adam” al concilio di Melfi del
1059, riconosciuto dal papa Niccolo II e dai principi Normanni, resterà nelle
cronache documentali del tempo. Nel 2005, insieme allo studioso di fama
internazionale Gerardo Cioffari, ho pubblicato per la collana TracciAntica della
Palladino editore il libro “Sant’Adamo di Guglionesi”, dove si ritrovano le
circostanze storiche in un ricco apparato documentario. Perciò, oltre alla
valenza artistica che interessa un po’ tutti, oltre alla valenza cultuale che
interessa forse solo i guglionesani, troviamo nell’opera di Michele Greco da
Valona la più antica testimonianza di un abate benedettino dalla considerevole
valenza storica che, perciò a mio avviso, l’opera oggi ancora sotto la tutela
del museo d’Abruzzo (da circa 50 anni) dovrebbe interessare culturalmente tutti
i molisani. Sono trascorsi 505 anni, dopo essere stato dipinto dal maestro
dalmata nel 1505, ed auspico che il polittico “Madonna con Bambino tra i santi
Giovanni Battista e Sant’Adamo di Guglionesi” possa rientrare presto nel
contesto della valorizzazione del patrimonio molisano". Il dott. Ferrara sta
lavorando con molta intensità e qualità professionale in tale direzione.
Don Gabriele Morlacchetti, vicario generale della diocesi di Termoli-Larino, ha
annunciato “la continuità del programma di valorizzazione dei beni culturali
ecclesiastici, con le pubblicazioni di vari libri e l’allestimento di ulteriori
mostre per divulgare la conoscenza culturale del patrimonio diocesano”.
Al termine della presentazione l’editore Palladino ha offerto agli ospiti
partecipanti all’iniziativa “Rinascimento in Molise” un buffet a base di
prodotti tipici molisani risalenti al rinascimento in Molise (ricotte,
mozzarelle, minestre di legumi, rustici, etc), i quali durante la degustazione
sono state storicamente illustrate e raccontate da una studiosa ricercatrice.