25/11/2010 ● Lettera a FPW
Lettera a FPW: "lettera alla Confcommercio"
La nota diffusa dalla Confcommercio con cui esprime un giudizio negativo sulla manifestazione contro l’eolico selvaggio in Molise e contro i rifiuti tossici è assolutamente non condivisibile. Non solo perché è giusto salvaguardare il nostro paesaggio, difendere la nostra storia, evitare la devastazione ambientale e non essere sommersi da rifiuti extra-regionali di cui non abbiamo bisogno, ma io sollevo una questione più banale quale operatore alberghiero e ristoratore iscritto alla Confcommercio.
Mio padre e la mia famiglia hanno lavorato per 50 anni per realizzare ciò che abbiamo oggi, bar, pizzeria, ristorante e hotel al Bivio delle 4 Via Nove a Vinchiaturo. Con il nostro lavoro e con i nostri sacrifici abbiamo investito sulla nostra terra, nel settore turistico - alberghiero con la speranza di realizzare dei giusti guadagni e offrire lavoro e i nostri collaboratori.
Da alcuni anni, invece, siamo costretti a difenderci dall’invasione di pale eoliche che renderebbero orribile la Valle del Tammaro, allontanando i visitatori e deturperebbero una svalutazione patrimoniale della nostra attività imprenditoriale, dei nostri terreni e dei nostri fabbricati.
Sto lottando insieme ai proprietari di altri ristoranti, agriturismi e imprese di servizio per difendere la nostra proprietà, i nostri sacrifici e la possibilità di continuare a vivere serenamente e di continuare ad avere un reddito per noi, per le nostre famiglie e per i nostri collaboratori.
Ci saremmo aspettati dalle organizzazioni del settore del Turismo e del Commercio, a cui paghiamo le quote associative, di essere difesi come gli imprenditori agricoli che hanno visto a loro fianco, in questi anni e anche nella manifestazione di martedì 23 novembre, la Coldiretti, la CIA, il COPAGRI e l’ALPA. Ci saremmo aspettati di essere difesi dalla Confcommercio come imprenditori del settore turistico - alberghiero esattamente come le Federazioni Sindacali della CGIL e della UIL hanno tutelato i diritti dei nostri occupati.
La nostra battaglia è per la sopravvivenza, è per avere un futuro possibile di crescita a benessere del territorio e delle nostre attività.
Per questo difendiamo l’ambiente vogliamo, non vogliamo le pale eoliche sulle nostre teste, non vogliamo essere sommersi dai rifiuti napoletani e non vogliamo i rifiuti tossici e nocivi.
Chiediamo alle istituzioni pubbliche e alle organizzazioni sindacali di valorizzare il nostro territorio, di investire sul turismo, di aiutarci a far crescere le nostre imprese perché noi i guadagni gli reinvestiamo in Molise e non li portiamo lontani dal Molise come fanno gli affaristi dell’eolico.
È assurdo che un’associazione imprenditoriale come la Confcommercio, calpestando gli interessi dei propri soci, non consultandoli, e sulla loro testa, assume una posizione di inaudita gravità con parole vuole che non tengono conto dell’intelligenza, della competenza e degli interessi che hanno unito 127 Associazioni in un’unica Rete di tutela e di salvaguardia.
Chiedo alla Confcommercio di ritirare il vergognoso comunicato stampa e di abituarsi ad interpellare i propri soci imprenditori prima di diffondere posizioni inconcludenti, pretestuose e vuote. Se ciò non accadrà mi riservo di cancellarmi da un’associazione inutile che non mi difende e che va contro i miei interessi imprenditoriali.
Campobasso 25 novembre 2010, Mario Maddalena