23/11/2010 ● Politica
Rendiconto 2009, Vitagliano sul voto sfavorevole della Commissione consiliare
Nel prendere atto della decisione venuta a maggioranza in Prima commissione consiliare sul Rendiconto 2009, non può che rilevarsi l'assoluta strumentalità della posizione assunta. Esprimersi sfavorevolmente sul rendiconto con motivazioni che trovano esauriente risposta sul piano tecnico-contabile è provocare un danno alla Regione della quale si è amministratori eletti.
Il Rendiconto è atto tecnico contabile che non ha funzioni di verifica gestionale, né è suscettibile di valutazione politica. Come al solito, altri scopi presiedono a questi comportamenti che il popolo molisano deve giudicare per le loro conseguenze".
Così l'Assessore regionale al Bilancio, Gianfranco Vitagliano, dopo l'esito negativo che ha fatto registrare il Rendiconto 2009 in sede di Commissione consiliare, il quale ammonisce:"Se il parere dovesse trovare conferma in Consiglio, non si potrebbe chiudere il conto del tesoriere, adeguare i conti al patto di stabilità, si bloccherebbe l'attività degli enti dipendenti, le agenzie di rating giudicherebbero l'outlook regionale al ribasso con aggravio delle spese per interessi".
Vitagliano entra poi nel merito delle motivazioni: "E' ben nota, soprattutto ad alcuni componenti della Commissione, la motivazione del disavanzo sanitario che non si elimina con il parere sul rendiconto; relativamente al Patto di stabilità, tutti sono a conoscenza che il Governo regionale ha scelto lo sforamento per gli investimenti a favore di imprese, lavoratori e sevizi; per gli enti partecipati il cui rendiconto non risulta allegato, ogni commento è superfluo, trattandosi di residuo normativo antistorico, avendo il Consiglio e la Giunta regionale altre e più incisive forme di controllo".
"Si dà atto infine - conclude Vitagliano - della responsabilità e dell'attenzione del Presidente Molinaro e degli altri componenti della Commissione che hanno espresso parere favorevole. Il Consiglio regionale, nella sua autorevolezza, farà giustizia di questo ennesimo insulto all'ente ed ai molisani".