4/11/2010 ● Cultura
“Apriamo le porte all’arte”
“Apriamo le porte all’arte” è il titolo di un articolo interessante
pubblicato su “Luoghi dell’infinito” di questo mese (novembre 2010),
scritto da Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura e imminente nuovo cardinale italiano secondo le intenzioni
annunciate da Benedetto XVI. Si consiglia di leggere integralmente la
riflessione culturale di Ravasi.
In questi giorni in cui a Guglionesi registriamo – per la verità solo attraverso
la divulgazione in un blog – atti che sono inqualificabili eppure volutamente
“violenti” contro il patrimonio (abbiamo raccontato della “fonte di Nallo”,
dell’abbandono e del degrado del centro storico (puntoni da terremoto), dell’ignoranza delle politiche
da oltre un trentennio verso le valenze artistiche, come il rudere della cinta
muraria medioevale in località “castello da Capo”, etc.) non dobbiamo
dimenticare che oltre l’atto vandalico in sé (come può considerarsi la
ingiustificabile distruzione dell’illuminazione di un percorso culturale)
viviamo quotidianamente di “porte chiuse” verso l’arte. E’ raro trovare, ad
esempio, la facciata della splendida chiesa romanica di San Nicola da Myra, o se
preferite “di Bari”, libera (come prevista dalla fascia gialla di divieto in
loco) dal parcheggio di automobili, nonostante – basta osservarne il fenomeno
giornaliero – poco prima o poco dopo risultano disponibili posti auto. Senza
citare altre cattive abitudini sulle piazze più belle del centro storico. Oggi è
il 4 novembre: ebbene, sotto la lapide monumentale (datata 24 maggio 1920 ...ha ormai oltre 90 anni) dei caduti della prima guerra mondiale una chiazza di “olio nero da auto” viene
periodicamente a “macchiare” il patrimonio urbanistico delle basole vesuviane,
benché trattasi di marciapiede perimetrale alla chiesa Madre oltretutto
escludibile al parcheggio. Non solo! Appare sempre più una consuetudine
effettuare lavori edili nel borgo antico, in particolare in prossimità di
monumenti storici, con grossi automezzi che – forse violando il divieto di
transito imposto sulla stazza stessa del veicolo – possono procurare danni
strutturali al patrimonio storico-artistico, con “semplici” sollecitazioni
dinamiche da transito. Dunque, l’emergenza “educazione civica” sollevata da
Fuoriportaweb in questi giorni vede molteplici aspetti coinvolti nella crescita
di una comunità attenta e rispettosa del proprio patrimonio.
“L’arte non insegna niente, tranne il senso della vita”, scrive Ravasi
nell’articolo “Apriamo le porte all’arte”, citando la "Saggezza del cuore"
di Henry Miller. Prendendo in prestito un’esortazione di Giovanni Paolo II,
“spalanchiamo” le porte all’arte e alla cultura, benché piccole e insignificanti
nel nostro contesto possono rendere la comunità consapevole dei propri limiti e
delle proprie potenzialità.