21/10/2010 ● Politica
Consigliere più longevo della storia politico-amministrativia di Guglionesi replica al PD
Comunicato stampa del “consigliere più longevo della storia politico-amministrativi di Guglionesi”.
Sono le 21.35 dello stesso giorno in cui il PD di Guglionesi ha pubblicato il manifesto dal titolo “chi di demagogia ferisce di demagogia perisce” e, dopo l’ennesima giornata dedicata, comunque, a Guglionesi e ai guglionesani, prima che il gruppo decida se rispondere o meno, desidero, rivolgermi agli estensori , rassicurandoli che, come nel passato, nonostante tutto, continuerò a frequentarli, a salutarli e a rispettarli.
Chiedo scusa a loro se, dopo tanti anni ho dato tanti cattivi esempi “di livore ideologico; di averli danneggiati con le mie ossessioni malamente represse; di rabbia cieca di chi non era abituato alla democrazia dell’alternanza, dell’accanimento giustizialista”. Spero che altrettanto non sia stato recepito da chi non è tra i redattori del manifesto: sarebbe per me una delusione grandissima!
Per cercare di capire meglio chi sono e, pertanto, potermi eventualmente correggere, li invito formalmente ad un pubblico dibattito in cui, facendo rimanere fuori le considerazioni sul mio carattere ed i miei difetti (in particolare alcune mie esagerazioni , scatti, urla di cui chiedo perdono e scusa), portando i miei scritti (della bacheca ma, soprattutto, quelli protocollati o facenti parte di delibere), si possa accertare: se ho agevolato a Guglionesi l’alternanza (consigliere di maggioranza con Bellocchio assessore); se ho alimentato il populismo; se e quando mi sono dimostrato un accanito giustizialista; se e come abbia praticato la logica dell’amico-nemico; cosa ho detto “quotidianamente sui rifiuti”; sull’indebitamento del Comune; sulla rigidità del bilancio.
La data del pubblico dibattito e la sede può essere decisa anche dal PD locale, a partire da lunedì prossimo, possibilmente nei giorni pari e di pomeriggio.
Spero che gli estensori del manifesto continuino a frequentarmi : sanno, o almeno lo spero, che non sono “livoroso”, “accecato dalla rabbia”, “ossessionato”. Vi aspetto, come capita spesso, per prenderci un caffè insieme.