18/10/2010 ● Ambiente
ABM: ancora una volta! Il litorale sud di Campomarino invaso dalle reste
Ancora una volta l’integrità ecologica delle nostre spiagge è messa a dura prova.
Questa volta a farne le spese non è la sabbia dorata che nel periodo estivo è invasa dagli ombrelloni e dalle sdraio degli stabilimenti balneari, ma un tratto di costa molisano ad elevata valenza ambientale, non per nulla identificato ai sensi della normativa europea in materia ambientale quale sito di interesse comunitario IT7222217 Foce Saccione – Bonifica di Ramitelli.
In quest’area piante, animali ed interi habitat sono protetti dalle minacce di origine antropica che possono determinare squilibri nelle popolazioni locali e comprometterne la conservazione.
Ad un occhio esperto appare subito chiaro che non stiamo parlando di comuni gabbiani e passeri (anche se anch’essi come tutti svolgono un ruolo chiave nel mantenimento degli equilibri degli ecosistemi), ma di habitat come le dune primarie e le dune mobili ormai scomparsi sotto le ruote di ruspe per far posto alle attività ricreative estive e rilassanti della specie Homo sapiens sapiens. Qui una folta schiera di specie di uccelli ha trovato una propria nicchia all’interno delle catene alimentari. Caradridi, aldeidi, sulidi, laridi e steroidi sono solo alcune delle famiglie che costituiscono le cenosi ornitiche di questi ambienti. Uno dei pochi lembi di costa dove vive una ricca popolazione di Testuggine terrestre e dove in mare nuota libera la Tartaruga Caretta caretta.
A sud di Campomarino la spiaggia e le dune costiere sono state invase dalle reste, quei piccoli retini di plastica di tanti colori e di varie lunghezze. Questi “famosi” retini, tanti utili per la crescita dei mitili (cozze) una volta adempiuto il loro dovere, sono buttati in mare aperto da qualche imbecille, invece di essere smaltiti correttamente.
Questo è un fenomeno che si ripete quasi giornalmente, la dimostrazione è nella foto accanto riportata.
L’ambiente in cui viviamo merita più attenzione, disperdere rifiuti in mare è un danno per l’ecosistema e per la biodiversità, ma è un danno soprattutto per la gente che ne trae giornalmente sostentamento.
La costa ed il mare sono un patrimonio comune, è nostro dovere salvaguardarlo ed è un vero peccato constatare che coloro che vivono il mare e ne trovano lavoro e remunerazione, siano i meno attenti nel tutelarlo