BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/9/2010 ● Lettera a FPW

"A proposito del Belvedere del Portello..."


  Paolo De Socio ● 1547


A proposito del Belvedere del Portello. Sono un cittadino guglionesano, affezionato al centro storico.
Senza intento polemico ma nella speranza che qualcuno risponda, pongo qualche domanda relativamente al nuovo belvedere del Portello.
Premetto che l’idea di un posto di osservazione così, proteso nel vuoto, la trovo interessante, funzionale alla valorizzazione del sito, penso che interventi di riqualificazione del centro storico di tale portata, vista la loro rarità, vadano salutati con estremo favore.
Io che da quelle parti c’ho passato l’infanzia, ricordo che il dirupo, fino a trent’anni fa, era coperto da alberi ed arbusti, era quindi più gradevole alla vista, ma, poi, la folta vegetazione, invogliava i meno ecologisti ad utilizzarlo come discarica per rifiuti d’ogni tipo.
L’opera attuata, con canoni di stile che oggettivamente “staccano” dal contesto, ha, però, senso solo se è fruibile e se è manutenuta, diversamente trasformandosi in ulteriore segno di abbandono del centro storico (di cui proprio non si sentiva il bisogno) e concreta fonte di pericolo per l’incolumità delle persone.
Ciò premesso, rivolgo le seguenti domande:
- Perché le parti in legno posate a terra (passerelle e staccionate) appaiono, a distanza di pochi mesi dalla loro posa in opera, già tutte invecchiate, ingrigite? Il legno, sembra, non sia stato trattato e quindi destinato a marcire nel giro di qualche anno.
- Sono state comprate e posizionate le telecamere, chi controlla le registrazioni effettuate?
- Perché il potente binocolo (che presumo l’impresa esecutrice non abbia regalato), pur essendo già collegato alla rete pubblica, non funziona ? Verrà attivato a breve?
- Perché il WC è chiuso a chiave?
- Sono state previste le necessarie manutenzioni delle strutture in legno e del verde? Con quale programmazione?
Grazie per lo spazio offertomi e per gli eventuali chiarimenti che perverranno.
Paolo A. De Socio

Cartellone




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