7/8/2010 ● Cultura
"Il filo della memoria" di Ireneo Santangino, un esempio del fare "C"ultura
"Il filo della memoria" ha reso
i guglionesani orgogliosi delle proprie radici. In una piazzetta gremita di
appassionati alla "C"ultura - lode a chi organizza gli eventi culturali in
contesti così accoglienti del borgo antico di Guglionesi (magari si dovrebbe
pensare ad un evento in ogni contesto del centro storico!) - lo spettacolo
straordinario in multivisione di Ireneo Santangino ha creato emozioni e
atmosfere molto suggestive. Un viaggio nella memoria di Guglionesi attraverso
immagini, luci, voci per conservare la memoria e trasmetterla alle nuove
generazioni. Particolarmente emozionante ascoltare le voci di Gino Lemme, Mino
Marolla, Pasqualino Caruso, di un giovanissimo Filippo Salvatore, risentire la
poesia di Ferdinando Gizzi e rivedere uomini che hanno onorato la cultura
guglionesana, in particolare Tonino De Sanctis, e che rappresentano - tutti
insieme con lo stesso Ireneo - un punto di riferimento esemplare per le attività
della pro loco guglionesana nelle future generazioni.
Al termine della serata Ireneo Santangino ha ricevuto meritatamente il
riconoscimento da parte degli organizzatori. Ireneo ha infine dedicato, con le
lacrime agli occhi, la serata agli amici più cari e con lo sguardo rivolto al
cielo ha sussurrato: "Ciao Gino, ciao Tonino". Insieme, Gino,
Tonino e Ireneo negli anni Settanta dello scorso secolo organizzarono uno
spettacolo simile che presentarono agli emigranti in Canada.
Un caloroso ringraziamento va alla Onlus San Nicola da sempre impegnata nel
proporre eventi di ampio respiro culturale. Infatti la manifestazione "il filo
della memoria" è stata organizzata nell'ambito della festività di San Nicola di
Bari.
Infine una gradevole constatazione: molti giovani hanno seguito - anche seduti a
terra in una piazza ancora bagnata dall'acquazzone pomeridiano - " il filo della
memoria" di Ireneo Santangino. Si tratta della constatazione più gratificante
per chi cerca di donare "C"ultura.