29/6/2010 ● Politica
Regione Molise: Stati Generali dell'Economia Molisana, sistema avviato
Stati Generali dell'Economia Molisana, atto primo. Dopo l'incontro organizzativo tenutosi il 17 maggio scorso presso la Cittadella dell'Economia, è stata la volta dei Tavoli tematici. Cinque quelli scelti: Green Economy, Riordino Istituzionale e Federalismo, Credito, Lavoro e Formazione, Innovazione e Competitività.
Intorno ad essi si sono seduti gli attori del partenariato istituzionale e socio-economico del Molise per un momento di confronto ed approfondimento voluto dal Governo regionale al fine di verificare l'andamento e l'efficacia dei programmi in corso, ipotizzare le eventuali revisioni da attuare, confrontarsi sulle riforme necessarie, individuare in modo condiviso un'agenda di priorità da realizzare nel breve periodo, analizzare le buone pratiche esistenti nel territorio regionale e/o nazionale.
Più in particolare, ciascun Tavolo sta definendo, per ambito di competenza, un documento che contenga gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare, le risorse da impiegare e le responsabilità nell'attuazione dei programmi.
I risultati di questo lavoro porteranno alla elaborazione di un nuovo "Patto per lo Sviluppo" che sarà discusso prossimamente a Campobasso presso la Cittadella dell'Economia del Polo Fieristico, la location dove il Patto sarà anche condiviso e sottoscritto dai rappresentanti del partenariato e dal Presidente della Regione Michele Iorio.
Comprensibile la soddisfazione dell'Assessore regionale alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano, che sull'idea della concertazione allargata ha lavorato molto e scommesso assai.
"Era arrivato il momento - dice - di confrontarsi in maniera costruttiva per procedere ad una verifica sull'attività di programmazione e per discutere anche di eventuali revisioni alla luce di situazioni di contesto che inevitabilmente possono mutare nel tempo".
Ed aggiunge : "Siamo fermamente convinti che anche nella nostra regione si sia avviato il processo virtuoso delle buone pratiche, ma che lo stesso non possa essere disgiunto da una riforma federalista, compatibile, però, con il nostro sistema".