4/6/2010 ● Cultura
Lettera aperta. Nella festa di S. Adamo Abate l'appartenenza alla Comunità
Lettera aperta ai protagonisti della politica (di ieri e di oggi).
Onorevoli Cittadini,
la festività patronale di Sant’Adamo Abate rappresenta, culturalmente e
storicamente, la più fraterna manifestazione di aggregazione sociale
nell’identità della nostra Comunità.
Da qualche anno, fin dalla partenza del corteo civile dalla Casa Comunale (2
Giugno), si registra una certa assenza e/o una timida presenza di chi, per una
personale e spontanea scelta, si è candidato negli anni a rappresentare (ieri e
oggi)
politicamente la Comunità, da una parte piuttosto che da un’altra. Pur
rispettando la scelta di coscienza di ognuno, oltre la tradizione del rito (per
alcuni "sacro" per altri "profano") il 2 e il 3 Giugno rivelano un'irripetibile
opportunità: l'appartenenza alla Comunità.
Nel racconto storico della traslazione delle reliquie di Sant’Adamo Abate, avvenuta il
3 Giugno del 1102, sono esplicitamente citati i rappresentanti delle
istituzioni, che fieri insieme alla popolazione partecipano e accolgono il
carro trionfale trainato dai buoi alle porte della Città di Guglionesi (questo è
il senso della rievocazione che ogni anno si rinnova solennemente il 2 Giugno).
I rappresentanti delle istituzioni, appunto i “bonae homines”, altro non sono
che “uomini della buona volontà”, volendo cercare un legame profondo
nell’appartenenza alla storia e alla municipalità, civile e culturale, di
Guglionesi.
Onoriamo, in ogni momento della solenne celebrazione, la festività patronale di
Sant’Adamo di Guglionesi, con lo spirito di una Comunità orgogliosa delle
proprie radici e, pur nella diversità delle varie rappresentanze politiche e
civili, rendiamo il 2 e il 3 Giugno, di ogni anno, l’occasione straordinaria per
l'unità collettiva e per una coerenza culturale senza alcuna
esitazione.
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La lettera è stata scritta il 2 Giugno ed è stata pubblicata il 4 Giugno.