19/5/2010 ● Cultura
Madre Ninetta Ionata: "se io vengo mandata, farò la volontà di Dio"
Nella volontà di
Papa san Pio X, le prime cinque Maestre Pie Filippini arrivarono negli Stati
Uniti il 17 Agosto 1910. La loro destinazione fu la Parrocchia S. Gioacchino (Trenton,
New Jersey) e la loro missione fu quella di servire gli immigrati italiani
abbandonati. Quando arrivarono a Trenton, le pie sorelle furono accolte con i
suoni di giubilo di una banda musicale accompagnata da oltre 1.000 parrocchiani.
Tuttavia le condizioni del convento, scarsamente arredato, furono alquanto
indecenti, tanto da faticare non poco a reperire anche il cibo necessario per se
stesse. Eppure ogni difficoltà fu superata. Molti bambini furono coinvolti
nell’educazione del “giardino d'infanzia di primo grado”, e la prima
scuola fu inaugurata il 5 settembre 1910. Più tardi, quando si allentò
l’emergenza emigrati, le Maestre Pie Filippini hanno continuato il loro
apostolato nella scuola dedicando la loro missione in particolare ai bambini,
indipendentemente dalla razza, dalla nazionalità, o credo religioso.
Suor Ninetta Ionata era la più giovane tra le cinque
missionarie “pioniere”. Il carisma di Ninetta resterà nella storia dell’ordine
delle Maestre Pie Filippini e senza dubbio ancora oggi rappresenta uno dei
personaggi indimenticabili del XX secolo. Nata il 7 novembre 1887 a Guglionesi,
da una famiglia profondamente cattolica, Ninetta ebbe ben presto l’inclinazione
a consacrare la sua vita a Dio; non conoscendo le congregazioni religiose,
scrisse a varie comunità con l'intenzione di entrare in una famiglia religiosa.
Il Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini fu il primo a rispondere alla
sua amorevole richiesta di dedicarsi agli altri. Entrò nella Casa Madre di Roma
come novizia nelle Maestre Pie Filippini, una congregazione femminile che ebbe
origine nelle fondazioni delle suore venerini fondate da santa Rosa Venerini e
dal Cardinale Barbarigo e che fece riferimento all’apostolato di Santa Lucia
Filippini. L'8 dicembre 1908, Ninetta indossò l'abito delle “Figlie di Santa
Lucia”
Due anni dopo (1910), Papa Pio X manda la suora di Guglionesi come “suo inviato”
agli Stati Uniti d'America. Alla domanda se lei si sentiva già pronta per la
missione caritatevole in quella terra lontana, Ninetta rispose con le famose
parole che avrebbero caratterizzato la sua vita religiosa: “... se io vengo
mandata, farò la volontà di Dio”. E infatti nella volontà divina madre
Ninetta Ionata da Guglionesi avrebbe dovuto lasciare la sua terra nativa per
creare dal nulla un percorso di carità in nome di Santa Lucia Filippini negli
Stati Uniti. Contrassegnata da sofferenze quotidiane, privazioni e da diversi
ostruzionismi esterni, nonostante lo scoraggiamento delle sue pie compagne
dimostrò uno spirito straordinario. Era decisa a svolgere il mandato del Santo
Padre per evangelizzare gli emigrati italiani nei dintorni di Trenton. Lei
aveva completa fiducia nella Divina Provvidenza. La sua visione e la sua fede
nella bontà furono trasmesse ad ogni persona portata a lavorare con nuovo slancio.
Ha insegnato in classe dirigendo la “Saint Joachim School”, ha visitato le
famiglie degli emigrati, ha curato personalmente i più poveri tra i poveri, ha costantemente
portato conforto ai malati. Lei è ricordata con affetto e rispetto da coloro che
ebbero la fortuna di essere suoi allievi e da coloro che ebbero in qualche modo
il privilegio di conoscerla.
Al ritorno della Superiore madre a Roma, nel 1916 suor Ninetta fu nominata come
reggente sostituta. Dotata delle qualità necessarie per la gestione della casa
religiosa negli USA - persistenza, buona volontà e duro impegno – accettò a cuore
aperto e di buon grado la dura sfida. Esortò le suore a cercare i poveri e gli
ammalati per assisterli durante l'epidemia influenzale de “la spagnola”
(1917-18). Infatti durante l’epidemia le sue suore servirono come infermiere per
gli afflitti e distribuirono i pasti caldi agli infermi. Sotto la sua
amministrazione, le Maestre Pie Filippini hanno esteso a tutta la società il
loro apostolato, dando istruzione catechistica ai giovani e ai meno giovani dei
centri vicini.
Per circa mezzo secolo, attraverso il suo infaticabile impegno, il piccolo gruppo
delle cinque Maestre Pie divenne ben presto di 500 suore, insegnando ad oltre
50.000 figli di emigrati italiani.
Il 1954 per la provincia americana di Santa Lucia Filippini è stato un anno
memorabile. Madre Ninetta da Guglionesi fu eletta Superiore Generale con
residenza a Roma. Dal vertice dell’ordine ben presto la Superiore Generale
Ionata si rese conto che era ormai giunto il momento di diffondere lo spirito
missionario ovunque, così decise di stabilire dapprima una fondazione in
Inghilterra. Diversi anni dopo, l’8 Dicembre 1958, fu pubblicata una cronaca
sulla sua fede incrollabile in Dio unitamente al racconto delle sue missioni nel
mondo, dal titolo “Epoca di un Apostolo” in cinque decenni.
Negli anni Sessanta dello scorso secolo, per il consolidamento universale della
missione pastorale dell'Istituto diretto da Madre
Ninetta Ionata, in risposta all'appello di Papa Giovanni XXIII furono
inaugurati: un centro di missione gestito dalle Maestre Pie Filippini nella
periferia di São Paulo in Brasile (1961); un asilo a Basilea, in Svizzera, per i
figli dei lavoratori italiani (1962); fu restaurata una vecchia pensione per
assistere i visitatori in pellegrinaggio a Roma (1962). Fu la stessa Madre
Ninetta a diffondere il desiderio di essere presenti, con amore caritatevole, in
ogni angolo della terra. Fu lei che diede vita alle fondazioni religiose delle
Maestre Pie Filippini in Inghilterra, Irlanda e Svizzera. Lei, volentieri, applicò
la volontà del Papa Giovanni XIII per diffondere la Buona Novella tra
i poveri del Brasile. Ha rianimato così la speranza e portato sollievo nelle zone
colpite dalla povertà fondando un fiorente centro spirituale nonché educativo in
Brasile e vivendo lì l’ultimo decennio della sua vita: lavorando, come sempre,
tra i bisognosi.
Il Capitolo Generale della congragazione nel 1966 ha conferito il titolo di Madre Generale Emerita a
Ninetta Ionata da Guglionesi.
Madre Ninetta Ionata muore in Brasile, il 29 settembre 1976. Le sue spoglie
riposano a San Paolo.
Monsignor Giovanni Abbo, a lode della sua missione caritatevole tra i bisognosi,
così scrisse alla sua morte sul quotidiano del Vaticano “L'Osservatore Romano”:
“non si deve dimenticare o sottovalutare ciò che ardeva dentro di lei perché
ha dato forma e contenuto, impulso e colore alle sue idee, alle sue parole e
alle sue azioni: ha rappresentato la fede incrollabile che “muove le montagne”,
'per ignem et Acquam', quella bontà potenziale di ogni essere umano che da sola
può spiegare l’audacia e la risoluzione in una donna assolutamente indifferente
alle ambizioni terrene e all'avidità”.
[Trascrizione del website:
http://www.filippiniusa.org]